La seconda edizione di Rosso Cesanese, vetrina sulla nuova annata del Cesanese del Piglio DOCG, si è chiusa lo scorso lunedì tra una serie di ombre e poche luci.
Nonostante la bellissima cornice del Palazzo Comunale di Anagni e la buona organizzazione della Strada del Vino Cesanese, la degustazione cieca dei 40 campioni sottoposti alla giudizio degli addetti ai lavori ha mostrato un panorama generale confuso dove due o tre aziende tracciano la strada della qualità e molte altre che rincorrono, a volte stancamente, un obiettivo che neanche loro conoscono.
Quale è la vera espressione del Cesanese? Anche questo dalla degustazione non è chiaro visto che Coletti Conti e La Visciola producono due vini di stile e filosofia completamente diversi: il primo punta su grande struttura e potenza mentre il secondo più su finezza e leggiadria.
Gli altri, tranne poche eccezioni (Casale della Ioria, Corte dei Papi e Pileum), sono là che cercano di copiare maldestramente uno stile che non gli è proprio creando dei veri e propri mostri a metà tra un Porto e un Barbacarlo. Se proprio non te ne frega nulla della qualità allora il risultato è un Cesanese difettato alla faccia della denominazione di origine controllata e garantita che, alla stregua di tutto ciò, in Italia ha la stessa autorevolezza dei nostri politici.
Mi spiace esser stato duro ma questi sono i risultati della degustazione divisa tra Cesanese 2009 base, Superiore e 2008 Riserva.
2009 Base
Cantina Sociale del Piglio – Etichetta Rossa: naso poco complesso di frutta rossa e gomma. Bocca sintetica, retrogusto di erbe di campo. Campione di botte;
Cantina Sociale del Piglio – Il Castellano: naso chiuso, frutta rossa appena accennata. Bocca sfuggente, un banale vino da tavola. Campione di botte;
Emme Vigneti Massimo Berucci – Hyperius: naso di mora e amarena. Bocca poco ampia, semplice ma meglio del precedente. Campione di botte;
La Visciola – Mozzatta: dal colore, rubino scarico, lo riconosco alla cieca. Fresco, floreale, etereo. Bocca dinamica, equilibrata, succosa, finalmente qualcosa che assomigli ad un vino di qualità;
La Visciola – Vignali: naso di frutta rossa croccante, rosa. Vino molto femminile, vellutato e suadente. Pecca un po’ nel finale,
La Visciola – Ju Quarto: naso profondo, complesso, percepisco fiori ed erba medica. Bocca di bello spessore, intensa, robusta;
Vini Giovanni Terenzi: naso intenso di frutta rossa matura. bocca robusta che si perde maldestramente con un retrogusto di straccio bagnato. Campione di botte;
Antiche Cantine Mario Terenzi – Casale dei Monaci: colore impenetrabile, denso come uno yoga al mirtillo. Naso vegetale, bocca allucinante….
Casale della Ioria – Campo Novo: naso di frutta rossa matura, viola appassita e cenni eterei. Bocca ancora un po’ scissa tra morbidezza e durezza. Tannino da rivedere. Giovane.
Corte dei Papi – Colleticchio: naso scuro di frutta di rovo e spezie nere. Bocca polposa, strutturata. Bel vino base.
Strani personaggi... |
2009 Riserva
Azienda Agricola Macciocca – Civitella: dal colore sembra non filtrato. Naso di iodio e fiori macerati. Bocca armonica. Non lascia segni.
Cantina Martini – Santa Felicita: naso yogurtoso e di cacao. Bocca con tannino indecente.
Cantina Sociale del Piglio – De Antiochia: naso selvatico e bocca corta. Devo continuare? Campione di botte;
Cantina Sociale del Piglio – Etichetta Oro: finalmente un cesanese degno di una cantina sociale di qualità. Naso con tanta frutta rossa e un pizzico di terra bagnata. Bocca semplice anche se equilibrata e di discreta persistenza. Il Cesanese da tutti i giorni ad un prezzo ok. Campione di botte;
Emme Vigneti Massimo Berucci – Casal Cervino: vino monocorde che gioca tutto sulle sensazioni fresche di frutta. Campione di botte;
Manfredi Opificio – Onda: naso di erbe mediche, rabarbaro, chiodi di garofano, frutta croccante. Bocca equlibrata, ampia anche se pecca in persistenza finale. Campione di botte;
Petrucca e Vela – Agape: naso di crostata di visciola. In bocca è giovane, troppo…. Campione di botte;
Pileum – Pileum: naso e bocca di poca espressione. Campione di botte. Spero nel futuro…
Terre del Cesanese – Trifora: naso scuro di pepe, humus e ribes. Bocca in via di definizione. Campione di botte;
Terre del Cesanese – Colleforno: sensazione olfattive di ciliegia e viola mammola. In bocca il tannino invade tutto come Attila. Campione di botte;
Antiche Cantine Mario Terenzi – Casal San Marco: naso dolciastro a metà tra il lucido da scarpe e il ciliegione maturo. Bocca piaciona. Troppo. Campione di botte;
Rapillo – Sero Nero: vinoso, tocchi floreali e di gomma sintetica. Bocca giovane e poco dinamica. Campione di botte;
Vini Giovanni Terenzi – Colleforma: naso di caffe, cacao, terra. Bocca giovane e poco armonica. Campione di botte;
Casale della Ioria – Casale della Ioria: naso potente di frutta macerata e mon chery. Bocca ancora giovane dove tutto sembra ancora in via di composizione. La materia comunque c’è!
Coletti Conti – Hernicus: naso monastico, inconfondibile. Bocca ancora aggressiva, potente, dinamica. Da aspettare con calma;
Corte dei Papi – San Magno: naso di grafite, cacao, torrefazione. Bocca intensa, struttura e di buon equlibrio.
Marcella Giuliani – Alagna: non fornisce alcuna emozione, nemmeno le peggiori..
2008 Riserva
Casale Verdeluna – Amor: naso alcolico. Bocca scissa, rustica. Campione di botte;
Emme Vigneti Massimo Berucci – Casal Cervino: naso ciccione, zuccherino. In bocca percepisci una rifermentazione “barbacarleggiante”. Spiazzante. Campione di botte;
Petrucca e Vela – Tellures: un primitivo dolce di Manduria ad Anagni? Campione di botte;
Pileum – Bolla di Urbano: naso pulito dove percepisci un bel ventaglio di frutta e spezie. Bocca armonica, equilibrata e, fortunatamente, senza eccessi. Campione di botte;
Terre del Cesanese – Collevignali: naso yogurtoso, dolciastro. Bocca rifermentata. Fortuna che è un campione di botte…
Antiche Cantine Mario Terenzi – Casal San Marco: ritorna il lucido da scarpe e il residuo zuccherino che scimmiotta altri vini…
Vini Giovanni Terenzi – Vajosuro: naso puzzettoso che copre un odore di ciliegia e fragola. Bocca magra;
Casale della Ioria – Torre del Piano: naso profondo, scuro, complesso di frutta e spezie. Bocca tesa, austera, vigorosa;
Coletti Conti – Romanico: naso pirotecnico di frutta, terra, tamarindo, caffè, cioccolato. Bocca potente, poderosa, di grande impatto ma equilibrata.
Corte dei Papi - San Magno: naso lattico, poi col tempo esce la frutta di rovo. Bocca di struttura ma non mi incanta per dinamicità ed equilibrio;
Marcella Giuliani – Dives: naso debordante di frutta nera, oliva, cuoio. Bocca potente ma non ancora perfettamente amalgamata. Chiusura piaciona..