Siamo tutti "Mercanti di Vino"


Degustare il vino rigorosamente alla cieca, valutarlo in base al proprio gusto e, subito dopo, fissare il relativo prezzo di acquisto personale. 
Tutto questo e molto di più è "Mercanti di Vino", il wine game ideato da Luca Missori che, attraverso semplici meccanismi, mostra a tutti i partecipanti come la soggettività di un giudizio non influenzato possa (spesso) contrastare con le reali quotazioni di mercato di una data etichetta, magari quella da noi preferita.

Il funzionamento del gioco è abbastanza semplice e si compone delle seguenti fasi:
  • Degustazione alla cieca di ogni bottiglia di vino. In degustazione ce ne erano sei la scorsa volta;
  • Valutazione soggettiva del gradimento e "assoluta" (cioè riferita ai vini degustati in tutta la vita e senza "concorrenza" dei vini tra loro) durante la degustazione;
  • Valutazione soggettiva del gradimento relativo (ovvero dei soli vini degustati quella sera ed in concorrenza tra loro, visto che solo uno può arrivare primo, solo uno secondo, etc.)
  • Valutazione ad asta coperta: i gradimenti dei giocatori vengono da loro tradotti in offerte di prezzo massimo, in busta chiusa (i giocatori non sanno quali bottiglie sono effettivamente in asta e perciò devono fare offerte su tutte quante);
  • Assegnazione di alcune bottiglie ad asta mediante le offerte di cui sopra: dopo l'apertura delle buste, le bottiglie effettivamente in asta, vengono assegnate al miglior offerente;
  • Calcolo dei punteggi e confronto: i risultati raggiunti dai vini nelle tre schede vengono calcolati, confrontati tra loro, e comunicati ai partecipanti. Ovviamente si confronta anche la media delle offerte per ciascun vino con il suo reale prezzo di mercato. 
Le bottiglie portate in degustazione erano le seguenti:
  1. Pinot Noir Bourgogne Rouge Domaine Faively – 2008
  2. Barbaresco “Cascinotta” Angelo Negro – 2007
  3. Syrah “Costa Marina” La Rasenna– 2010
  4. Salice Salentino Riserva Leone De Castris – 2006
  5. Sagrantino di Montefalco “25 anni” Caprai – 2007
  6. Brunello di Montalcino “La Fuga” Tenute Folonari – 2005 
Tovaglietta
    Tra i vari vini in degustazione ho preferito senza dubbio il Barbaresco Negro (esempio tipico di un grande nebbiolo), seguito a grande distanza dal Brunello "La Fuga" (semplice nella sua espressione sangiovesista), dal Sagrantino Caprai 25 Anni (un pupo con evidente nota di legno e smalto di troppo), dal Salice Salentino De Castris (un buon vino quotidiano) mentre il Syrah La Rasenna (corto e senza l'anima che mi aspetto del vitigno) e il Pinot Nero della Borgogna (spremuta di limone in rosso) non mi sono affatto piaciuti. 
    In generale, tra i 21 partecipanti al gioco, questa prima fase ha visto “vincitore” il Brunello di Montalcino che, scrive Luca nel suo sito, ha raccolto un gradimento complessivo superiore al 53%. Seguono poi altri tre vini (Barbaresco “Cascinotta”, Salice Salentino e Sagrantino di Montefalco) con un gradimento molto vicino al primo, tra il 48% ed il 45%, mentre gli ultimi due (Syrah “La Rasenna” ed il Pinot di Faively ) restano molto staccati avendo raccolto, rispettivamente, il 30% ed il 16% delle preferenze.

    La scheda (artigianale) di valutazione
    Nella fase di valutazione relativa, pertanto, le mie preferenze sono state:
    1. Barbaresco "Cascinotta"
    2. Brunello di Montalcino La Fuga
    3. Sagrantino Caprai 25 anni
    4. Salice Salentino De Castris
    5. Pinot Nero Domaine Faively
    6. Syrah La Rasenna
    In generale, i dati ufficiali non hanno mostrato grandi stravolgimenti. I quattro vini di testa rimangono gli stessi, anche se si evidenzia il sorpasso del Barbaresco sul Brunello, mentre in coda il Pinot stenta a raggiungere il quinto posto del Syrah laziale.

    La parte più divertente ed educativa del gioco è stata sicuramente l'asta, ovvero applicare un ipotetico prezzo di acquisto del vino date le valutazioni fatte in precedenza. Io, tirchio come pochi, ho applicato i seguenti importi:
    1. Barbaresco "Cascinotta" Euro 10
    2. Brunello di Montalcino "La Fuga" Euro 6
    3. Sagrantino Caprai "25 anni" Euro 8
    4. Salice Salentino De Castris Euro 5
    5. Syrah La Rasenna Euro 1
    6. Pinot Nero Domaine Faively Euro 5 
    Luca, a livello globale, riporta che in questa fase i vini più prestigiosi (e costosi) sembrano riprendere il comando della classifica: il primo in classifica, infatti, è il Brunello “La Fuga” con un monte offerte pari a 241€; seguito dal Sagrantino di Montefalco “25 anni” a 237€; solo terzo il Barbaresco “Cascinotta”, 218€ e quarto il Salice Salentino di De Castris a 199€. Gli ultimi due rimangono gli stessi di sempre, col Pinot Noir che raccoglie soli 91€ tra 21 offerenti. Apparentemente una sconfitta senza se e senza ma per la Borgogna. Apparentemente....
      Eccomi!
      Le sorprese che il gioco riserva, infatti, non finiscono mai e così capita che l'individualità di ognuno di noi, leggi capacità di spesa e contestualizzazione del vino, è stata talmente influente da stravolgere la classifica.
      Luca, infatti, riferisce che l’offerta più alta pagata, 30€, è stata quella per il Sagrantino di Montefalco “25 anni” di Caprai: chi se l’è aggiudicato, visto il prezzo a scaffale di oltre 60€, ha così “risparmiato” più della metà.

      Segue poi il Barbaresco “Cascinotta” di Negro, per il quale sono stati pagati 20€ (prezzo di mercato 22€) e il Salice Salentino di De Castris aggiudicato ugualmente a 20€ ma con un prezzo a scaffale pari allà metà.
      Il Syrah La Rasenna (che non è stato effettivamente aggiudicato a nessuno) ha realizzato la migliore performance di apprezzamento ottenendo tre offerte di 20, 14 e 10 euro: quadruplo, triplo e doppio del prezzo di mercato pari a 5€.
      Penultimo, per offerta singola, il Brunello di Montalcino “La Fuga” (non aggiudicato a nessuno anch’esso) che ottiene tre offerte massime da 18€, la metà del prezzo in enoteca.

      Le bottiglie in degustazione
      Infine la sorpresa: uno dei giocatori offre e si aggiudica per 16€ il bistrattato Pinot Noir di Borgogna, e questo è all’incirca il suo prezzo di mercato!

      Quindi, ricapitolando, la classifica di “apprezzamentoè guidata dal Syrah La Rasenna (+15€ del prezzo di mercato), seguito dal Salice Salentino (+9€), dal Pinot Noir valutato alla pari (0€) e poi in negativo tutti gli altri: Barbaresco (-2€), Brunello (-18€), Sagrantino (-33€).

      Qua, in sintesi, trovate tutti i risultati della serata.

      Che ne pensate del meccanismo di gioco? Io lo trovo molto utile e didattico, valutare per me il Sagrantino di Caprai come un vino da 8 euro non ha prezzo, per tutto il resto c'è.....Mercanti di Vino.

      Luca Missori

      Fonte: Winemining
      Foto: Davide Tanganelli

      1 commento:

      Luca ha detto...

      Grazie per la recensione.

      Come dicevo su G+, i prezzi non sono "ipotetici" ma reali!
      Alcuni dei partecipanti, alla fine, pagano soldi veri per aggiudicarsi le bottiglie, e questo garantisce la sincerità delle loro valutazioni.