La vendemmia a Milano si fa a Via Montenapoleone


Una delle vie dello shopping di lusso più celebri di tutto il mondo sta per accendere le luci anche di sera con un evento alla prima edizione che unirà moda e gusto in una cornice prestigiosa: la manifestazione, voluta dall’Associazione di Via MonteNapoleone, realizzata grazie al sostegno dell’Assesorato al Commercio, Turismo e Servizi di Regione Lombardia e patrocinata dall’Assessorato alle Attività Produttive, Moda, Design ed Eventi del Comune di Milano, sarà l’occasione per vivere via Montenapoleone a 360 gradi.

Il 21 ottobre dalle 18 alle 22, si è tenuta “La Vendemmia di Via Monte Napoleone”, iniziativa che trasformerà le boutique della Via in cantine dove poter degustare prestigiosi vini, alla presenza di sommelier ed enologi di fama internazionale: ovviamente il tutto accompagnato da un po’ di sano shopping.
Guglielmo Miani, Presidente dell’Associazione di Via MonteNapoleone, che ad oggi conta 49 associati, ha spiegato che il fine dell’iniziativa è stato quello di far vivere la famosa Via anche di sera; e il vino, il divertimento e il savoir vivre sono in linea con il mood dei frequentatori di MonteNapoleone.


Stefano Maullu, Assessore lombardo al Commercio, Turismo e Servizi, ha così commentato la manifestazione milanese: “Lo shopping rappresenta il motivo per restare più a lungo per quasi un turista su due, soprattutto tra gli starnieri. Un indotto rilevante per la Lombardia che premia le attività dell’ospitalità, della ristorazione, della cultura, della moda e del design. Anche il vino in sè è sicuramente motivo di attrazione. La scelta di offrire una degustazione di vini lombardi, insieme ai migliori prodotti di gamma sul mercato, è motivo di orgoglio per il nostro territorio e di estremo interesse per il turista alla ricerca dell’autenticità del viaggio, del suo fondersi alle tradizioni, alla cultura, alla storia del luogo.”

Alberta Ferretti ha promosso una degustazione di Chardonnay-Feudi del Pisciotto e ha venduto una t-shirt per festeggiare l’evento, da Bulgari si è assaggiato del Bellavista, da Cartier si è godere del percorso degustativo ideato appositamente da Luca Gardini, premiato come miglior sommelier del mondo, mentre da Prada, lo chef Carlo Cracco ha guidato gli ospiti in un percorso sensoriale di “degustazione coperta” a sorpresa.
Moet & Chandon per Christian Dior e Dior Homme, Ferrari per Corneliani e Versace, Brunello di Montalcino per Giorgio Armani, Chianti Classico per Gucci.


Tutto bello ma di questo passo non credete che il vino possa essere considerato un bene di lusso e, quindi, per pochi? Io voglio il vino popolare!

Fonte: http://www.luxgallery.it/

2 commenti:

Davide Bonucci ha detto...

Lasciali bollire nel loro brodo, è un mondo che non ci appartiene. E a giudicare da come sono intervenuti nel mondo del vino, direi che il nostro modo di approcciarsi non gli appartiene... Curioso, 49 soci... esattamente gli stessi del nostro club ;-)

Andrea Petrini ha detto...

Mah, tanti soldi spesi per nulla, l'Enoclub Siena è su un altro pianeta