Una settimana fa, con un pò di amici, ho potuto apprezzare il suo Roero Riserva 2006, una tipologia poco nota al grande pubblico, soprattutto se parliamo di Roma, la mia città, dove l'ignoranza in tema di vino fa si che si beva solo ciò ce va di moda e, si sa, il Piemonte è troppo tradizionale per essere cool.
Il Roero Riserva 2006 di Emanuele Rolfo è un vino che associa complessità e facilità di beva, un binomio interessante che fornisce immediatezza a questo nebbiolo rendendolo meno aristocratico e più vicino alle esigenze di chi, soprattutto a tavola, vuole un vino poco scorbutico e più adatto agli abbinamenti.
Tecnicamente è un vino che si esprime su sensazioni croccanti di viola, ciliegia, bacche selvatiche, terra rossa, lieve balsamico.
In bocca il vino rimane importante, fresco, assolutamente calibrato, invita continuamente alla beva e noi, a tavola, ci siamo “scolati” una bottiglia in pochi minuti.
In un mondo pieno di vini “ciccioni”e marmellatoni, il Roero Riserva di Rolfo rappresenta una delle tante boccate di ossigeno che tutti noi dovremmo imparare a prendere più spesso.
A Novembre proverò tutta la sua gamma di vini e, se tanto mi da tanto, ne vedremo delle belle!
A Novembre proverò tutta la sua gamma di vini e, se tanto mi da tanto, ne vedremo delle belle!
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