I dubbi dell'appassionato di vino.....


A volte capita, ti domandi se quello che hai bevuto prima è lo stesso vino che hanno bevuto gli altri, gente di cui ti fidi.
Ti domandi se è tutta colpa tua, del tuo olfatto, del tuo palato, perché qualcosa non quadra.
Capita di trovarmi di fronte ad una grande vino, emozionante e sincero come chi lo produce e dopo due secondi…..tac…..arriva qualcun altro a dirti o a scrivere che quel sangiovese o quel verdicchio è tutt’altro che un bel bere. Ma come…
In un attimo tutti i nobili descrittori che avevi in testa e nel cuore sembrano sgretolarsi, dissolversi nel nulla.
Possibile che questo floreale e questo equilibrio lo abbia sentito solo io? Che solo io possa pensare che questo Chianti sia un grande vino?


Ti fai delle domande, cerchi di comprendere, ma come ti giri trovi sempre un nugolo di persone che spesso fanno cadere tutte le tue certezze.
Devo smettere di scrivere di vino, chissà le cazzate che metto in rete, forse è meglio ascoltare chi dice che i blog sono aperti davvero da tutti….
Riprendo sconsolato la mia bottiglia, verso di nuovo il vino e chiudo gli occhi.
Siamo soli, io e la bottiglia.
Ritorna l’emozione, sarò sbagliato io, forse il vino è pura soggettività ma quel sorso è puro piacere, mi fa stare bene con me stesso e col mondo, il mio mondo.
Non me ne frega nulla dei pareri degli altri, oggi e per sempre conta solo il mio, prendere o lasciare.
Vi è mai capitato di avere sensazioni diverse dagli altri su una bottiglia o il mio è solo un post maliconico?


10 commenti:

Emiliano Macchiavelli ha detto...

è vero Andrea, verissimo. Qualche giorno fa in enoteca ho acquistato il Cirò A' vita 2008. Ho chiesto: ma quando esce il 2009? l'ho assaggiato a vini naturali (e anche prima) e l'ho trovato eccezionale. La proprietaria mi ha risposto: "ma no, lascia stare il 2009, è un vino vuoto, senza sostanza, meglio il 2008..e di gran lunga.." a quel punto mi sono sentito un imbecille! Ho pensato: ma come..io ci ho sentito la balsamicità, una fantastica sostanza estrattiva, pienezza, pulizia, acidità..insomma un gran vino..e ora mi dicono che in pratica non c'ho capito niente?? Poi soffermandomi dico: lo sai che c'è? Rimango comunque della mia idea!

Andrea Petrini ha detto...

Su questo l'enotecara è da sola visto che siamo in tanti ad averlo sentito come dici.
Questioni commerciali? :)

Daniele Serafini ha detto...

Mi capita molto più spesso il contrario. Considerare solo buono ciò che molti considerano eccezionale.

Andrea Petrini ha detto...

già quello è un passo avanti e magari è solo questione di taratura :)

Emiliano Macchiavelli ha detto...

mah..sulle questioni commerciali avrei dei dubbi, visto che l'enoteca è 'uve&forme' e conoscendo come lavora e la grande professionalità, non credo abbia motivo di spingere il 2008 anzichè il 2009... credo lo pensasse sul serio. Me l'ha motivato con il fatto che "forse" il 2009 proviene da vigne giovani e non l'aveva convinta per niente, il che non mi fa cambiare il mio giudizio su quel vino :)

Andrea Petrini ha detto...

Beh se parli con Armando Castagno ti dirà un'altra cosa :) vedi che non ci si capisce nulla?

Salvatore LANDOLFO ha detto...

Ciao a tutti,
sono pienamente d'accordo, per esperienza personale, penso non bisogni dar conto ad altro se non alle proprie sensazioni che sono frutto di un puzzle composto in anni di esperienze positive e negative.
A me spesso capita il contrario cioè degustare delle vere ciofeche (termine rubato al buon Antonio de Curtis al secolo Toto') e invece sentire gente che da quel vino sono stati illuminati sulla via di Damasco.
Per quanto riguarda i commerciali del mondo del vino, purtroppo sono poco attendibili ma giustificati dal fatto che la loro sopravvivenza e' strettamente legata a quella dei prodotti che hanno in portafoglio.
Per tali motivi, se si hanno le adeguate conoscenze, bisognerebbe dar ascolto e raccontare solo le personali sensazioni anche a costo di non esser condivisi.

Anonimo ha detto...

Credo che le uniche vere sensazioni che contano sono quelle personali, perciò se un vino ti piace, per te è un grande vino, magari per altri non è così, fare una graduatoria con il vino è un impresa assai difficile a mio avviso...anche se se ne fanno di continuo..le guide per l'appunto..ma come si fà a determinare valori assoluti con il vino che deve corrispondere ad un gusto molto personale di ognuno di noi. Magari ci sono vini riconosciuti dalla gran parte delle persone come grandi (e questo è vero), ma ciò non toglie che possono anche non piacere a qualcuno, tipicamenten a mio parere succede questo nel mondo del vino: se in un certo contesto il vino X è ritenuto Grande, arriva il sig. Tizio e dice che fa schifo il sig. Tizio non capisce Nulla.

Marco Riva (http://ilbeverino.over-blog.it ha detto...

Credo che le snsazioni personali siano le più importanti per noi stessi, ma solo la curiosità e il mettersi in discussione ci potranno dare l'idea d'aver colto bene caratteristiche magari difficili da cogliere ed emblema di una tipologia di produzone.

Cmq non sei l'unico ad aver avuto questa sensazione.

Buongiornata!

Andrea Petrini ha detto...

Però..siamo in molti!!