Per "Vini delle Sabbie" si intendono quei vini prodotti con uve allevati su "terreni sabbiosi", cioè un suolo la cui tessitura preveda almeno l'85% di sabbua; se poi un "terreno sabbioso" ha anche meno del 6% di argilla, dal pundo di vista agronomico viene definito "non fillosserico", vale a dire è possibile teoricamente piantare la vite "franco piede", cioè senza portinnesto, che è invece prerogativa della viticoltura europea per le vicende a tutti note.
Durante una delle degustazioni guidate ad Eat-Alia, sono stati presentati alcuni "vini delle sabbie", provenienti da varie zone d'Italia, ciò a dimostrare che tali terreni sono sparsi nel nostro paese da nord a sud. In particolare sono stati presentati i seguenti vini:
Vermentino Li Pastini 2007 - Cantina Li Seddi
Da vigneti della bassa gallura, a 200 metri dal mare, è un vermentino che gioca tutte le sue carte su una splendida nota sapida (e non poteva esser altro) e su eleganti sentori di frutta gialla (susina e pesca) e fiori bianchi. Bevuto fresco la nota alcolica del vino, ben 15°, è ben equilibrata dalla vivace acidità. Buon finale dal tipico retrogusto ammandorlato.
Grecomusc' 2007 - Contrade di Taurasi
Contrade di Taurasi”, una piccola azienda agricola a conduzione familiare di 5 ettari, produce questo particolare vino da uve grecomusc' (che non è un clone del greco), prodotte da vigneti di età media di oltre 70 anni sparsi nel territorio di Taurasi e che Sandro Lonardo ha nel corso degli anni contribuito a salvare dall'oblio e dall'estinzione. Il vino nel bicchiere si presenta all'olfattiva un pò monocorde sulla frutta bianca e un bel minerale di pietra focaia. In bocca troviamo la vera sorpresa perchè il vino ha un grande equilibrio, freschezza e alcolicità si fondono insieme in un caldo abbraccio dando vita ad un vino dalla grande beva nonostante i suoi 15°.
Grecomusc' 2006 - Contrade di Taurasi
Rispetto al fratello minore, questo vino si caratterizza per sensazioni olfattive più fruttate e floreali. La lieve malolattica effettuata, rispetto alla versione 2007, determina una minore acidità che comunque è ancora una volta bene bilanciata dall'alcol che per questo millesimo si attesta attorno ai 14°.
Duna della Puja 2007 - Azienda Vitivinicola Mariotti
Giorgio Mariotti produce i suoi vini sui terrreni sabbiosi e salmastri del Bosco Eliceo, divenendo uno dei promotori della DOC nel 1989. Il cuore dell'azienda è il Fondo Luogaccio situato a San Giuseppe di Comacchio: all'interno del vigneto si trovano i resti della "Duna della Puja, che fornisce il nome al cru aziendale che abbiamo degustato. Da 100% uve Fortana, il vino di un bel colore rosso rubino, si presenta al naso con sentori di ciliegia, lampone, spezie dolci, rosa passita. In bocca il vino, come ben si presumeva dall'esame olfattivo, risulta morbido (forse troppo), caldo, vellutato. Finale di media persistenza su ritorni di frutta rossa matura. Un vino tecnicamente ineccepibile ma che non lascia particolari emozioni.
Serra della Contessa 2004 - Benanti
Un vino dell'etna, da terreni sabbiosi ricchissimi di minerali, il Serra della Contessa, da uve nerello mascalese e nerello cappuccio, si presenta di un colore rubino intenso con un naso dove si rincorrono le sensazioni di frutta nera di rovo, minerale e selvatico. In bocca è caldo, intenso, con un attacco leggermente tannico ben equilibrato dall'alcol. Finale persistente dove tornano i ricordi di mora e lampone. Vino ben fatto che a mio parere manca di personalità. L'Etna propone decisamente vini migliori e più emozionanti!