Ciao a tutti, eccomi tornato da un breve ma intenso viaggio in terra francese. L'Alsazia è una bellissima regione, forse un pò troppo fredda in questi giorni (-10°), ma ricca di grandi vini provenienti da vitigni che solo in quest'area trovano la giusta dimensione qualitativa.
Il programma del viaggio prevedeva una serie di visite in cantina molto interessanti: Domaine Weinbach, Domaine Burn e Domaine Trimbach con qualche piccola sosta presso Josmeyer e Marcel Deiss.
Ora devo solo sistemare i miei appunti per scrivere qualcosa di più dettagliato, ma in anteprima vi posso dire che in questi cinque giorni ho scoperto un vitigno estremamente interessante e spesso sottovalutato in Italia, il pinot gris. E' stata una vera sinfonia per il mio palato degustare il Pinot Gris Vieille Vignes 2005 del Domaine Ernest Burn. Da vigne di più di cinquanta anni di età, questo vino si presenta con un bel colore giallo dorato intenso ed un naso che esprime bellissime sensazioni di spezie orientali, frutta esotica, fiori gialli ed un accenno di mineraltà. Da brivido.
Al palato il vino è denso, quasi masticabile e trova nel grande equilibrio gustativo il suo punto di forza. Finale di bellissima lunghezza su note speziate e fruttate. Un piccolo capolavoro a soli, e dico soli, undici euro!
Il programma del viaggio prevedeva una serie di visite in cantina molto interessanti: Domaine Weinbach, Domaine Burn e Domaine Trimbach con qualche piccola sosta presso Josmeyer e Marcel Deiss.
Ora devo solo sistemare i miei appunti per scrivere qualcosa di più dettagliato, ma in anteprima vi posso dire che in questi cinque giorni ho scoperto un vitigno estremamente interessante e spesso sottovalutato in Italia, il pinot gris. E' stata una vera sinfonia per il mio palato degustare il Pinot Gris Vieille Vignes 2005 del Domaine Ernest Burn. Da vigne di più di cinquanta anni di età, questo vino si presenta con un bel colore giallo dorato intenso ed un naso che esprime bellissime sensazioni di spezie orientali, frutta esotica, fiori gialli ed un accenno di mineraltà. Da brivido.
Al palato il vino è denso, quasi masticabile e trova nel grande equilibrio gustativo il suo punto di forza. Finale di bellissima lunghezza su note speziate e fruttate. Un piccolo capolavoro a soli, e dico soli, undici euro!
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