Leggevo ultimamente di Mara Venier che forse verrà multata dall'Autorità Garante perchè durante l'Isola dei famosi metteva in mostra dei gioielli da lei creati. In generale, spesso durante le trasmissioni TV si vedono prodotti il cui marchio viene coperto con un pezzetto di nastro nero per evitare che si capisca la marca.
Ora, se questo è vero, allora non capisco quello che ho visto in questi giorni: ben due trasmissioni TV (EAT Parade e Domenica In) dove "eminenti" esperti di vino e sommelier professionisti, senza che passasse in sovraimpressione la scritta "Messaggio Pubblicitario", elogiavano le virtù di alcuni vini mostrando in maniera molto diretta l'etichetta della bottiglia oppure menzionando, senza troppi giri di parole, esplicitamente il produttore.
Ora, se questo è vero, allora non capisco quello che ho visto in questi giorni: ben due trasmissioni TV (EAT Parade e Domenica In) dove "eminenti" esperti di vino e sommelier professionisti, senza che passasse in sovraimpressione la scritta "Messaggio Pubblicitario", elogiavano le virtù di alcuni vini mostrando in maniera molto diretta l'etichetta della bottiglia oppure menzionando, senza troppi giri di parole, esplicitamente il produttore.
E questa non è una forma di pubblicità? Perchè questa forma promozionale può passare in TV e altre no? Non dovrebbe esistere nel mondo del vino e della sommelierie una deontologia atta a limitare ste "marchette" che tutto fanno meno che fornire credibilità a questo o quel produttore? Fortunatamente qualcuno è più serio e, proprio l'altro ieri sera, al TG5 durante l'ennesimo servizio su come brinderanno gli italiani, un sommelier ha parlato di spumante italiano facendo vedere bottiglie....rigorosamente senza etichetta. Scemo lui o scemi gli altri?
E' possibile comunicare il vino senza vendersi l'anima, yes we can!
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