di Roberto Giuliani
Sapevo che lo avevo lasciato nello stanzino. Intravedevo il colore evoluto. “Deve essere morto”, pensavo. Sbagliato! E’ vivissimo, ancora con una bella vena acida e un bouquet profondo e complesso, di olive, prugne, muschio, tabacco, incredibile… Non si finisce mai di imparare! Avercene ancora…
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