I migliori wine bar di New York!?!?

The Drink Business spesso propone interessanti classifiche sul vino. Stavolta sono stati individuati i migliori (?) wine bar di New York. 


Non poteva mancare un'enoteca "tipicamente" italiana, adiacente all'omonimo ristorante gestito dalla famiglia Marzovilla. La wine list copre più o meno tutte le Regioni italiane con riferimento particolare alle principali tipologie di vino. Dando una letta alla lista, con alcune chicche tipo il Taurasi Riserva 1971 Mastroberardino, spiccano i ricarichi non proprio light applicati. Per il Rosso del Frusinate 2007 di Casale della Ioria, che qua te li tirano appresso, bisogna sborsare la cifra di 48$. 

Enoteca I Trulli


Wine bar di Brooklyn molto kitsch col suo salone pieno di carta da parati, soffitti in oro lucido e candelabri dovunque. Da queste parti, come scrivono sul sito, venerano la Francia. Vabbè i migliori produttori però non li conoscono a quanto pare....

The Bourgeois Pig

E' un wine bar recentemente rinnovato dove, lo dice la parola stessa, mangiare al volo piatti espressi della cucina italiana accompagnati da vini nostrani come  il centesimino Ancarani venduto a 12$ al bicchiere. C'è anche pane e Nutella nel menù!

Bar Veloce


Si descrive come un "accogliente ristorante e wine bar dove trovare cucina italiana e vini di livello superiore". A dire la verità, frugando nel menù e nella lista dei vini, non ho avuto un grande riscontro di quanto scritto nella home del ristorante. Si trova, in un mare di vini del Nuovo Mondo, qualche etichetta italiana tipo il Roero Arneis di Giacosa a 18$!! Tra i piatti di ispirazione italiana il "migliore" mi sembra la salame rosa Framani venduto a 8$ a porzione.

Bin 71


Il nome si riferisce alle anfore greche e romane con le quali veniva bevuto il vino in antichità. Apparentemente sembra più un cocktail bar ma scorrendo bene tra i vari menù ci trovi la sorpresona: la lista dei c.d. Anfora Aged Wine. Cavolo, trovare il Breg 2003 di Gravner è fantastico così come vedere che è presente anche COS, Foradori, Cornelissen e qualche altro vino della Georgia. Peccato per i prezzi proibitivi: 171$ per il Breg di Gravner....

Anfora - Fonte: Drink Business


Situato a Rockefeller Plaza, centro di Manhattan, questo wine bar fa parte del Morrell’s Wine Store, un'enoteca storica che da oltre 60 anni vende vino a New York. La lista dei vini è molto ampia, di italiano troviamo Prosecco venduto ad oltre 40$ a bottiglia (ora capisco perchè sti produttori vogliono tutto esportare) e molti Supertuscan che da queste parti sembra che ancora si vendano bene. Il Masseto 2000 è prezzato 485$.



Il nome deriva dal locale londinese dove Jack lo Squartatore sceglieva le sue vittime. Questo locale statunitense è specializzato in ostriche e in formaggi. Se siete da quelle parti non perdetevi, ad esempio, l'happy hour a partire dalle 19 dove degusterete ostriche ad 1$ l'una. La carta dei vini contiene alcune chicche naturali come il Frappato di Arianna Occhipinti o I Masieri di Angiolino Maule. Io, se fossi là, mi farei fuori il Rioja Tondonia 73 "Lopez de Heredia" a 300$ la bottiglia. Fino ad ora la carta dei vini più interessante di tutte!

The ten bells


Davanti è un bel negozio dove trovare ottimo formaggio e prodotti gourmet, dietro è un wine bar estremamente intimo dove mangiare le speciali fondute della casa a lume di candela. Certo, la lista dei vini non è di quelle da ricordare. Insomma, non vado a New York e non mi faccio una fonduta accompagnando il tutto con un Orvieto Classico Abboccato Barbi 2009 da oltre 30$ la bottiglia. Un pò di pudore, suvvia!

Kashkaval


Questo wine bar di origine sudafricane, Kaia significa "Capanna", è uno dei pochi locali che serve vino alla spina e, in generale, è specializzato in vini del Nuovo Mondo poco conosciuti. La wine list è piena zeppa di nomi "esotici" come il Riesling - Kung Fu Girl della Columbia Valley. Manca il prezzo per cui attenzione alle sorprese. A mio parere, sulla carta, non vale assolutamente il secondo posto.

 

E' uno dei locali piu trendy del West Side di Manhattan tanto che il New York Times ha scritto che "il Tangled Vine ha messo assieme una lista di referenze ampia, dettagliata ed intelligente senza andare nell'esoterico".
I vini, da accompagnare ai piatti mediterranei dello chef David Seigal, godono di una buona selezione. Nella carta è possibile trovare molti vini biologici e biodinamici, compresi gli "orange wine" che godono di una sezione dedicata conla Ribolla Gialla di  Radikone Movia a farla da padrone. 
Scorrendo la lista, e questo problema non riguarda solo questo wine bar, è difficile capire perchè la Falanghina "Vandari" 2010 di Nicola Venditti con i suoi 80$ per bottiglia costi quasi quanto il Brunello 2004 di Le Chiuse o il Barolo 2007 di Parusso (entrambi stanno a circa 90$) e circa 1/3 del Monprivato di Mascarello. Quella Falanghina, buona non c'è dubbio, in Italia sta a circa 10 euro....
Ah, il Tangled Vine è stato anche premiato da Wine Spectator ma in Italia ce ne freghiamo!!!

Tangled Vine
Tangled Vine

1 commento:

jacopo cossater ha detto...

confermo la bontà della carta del "ten bells" e mi stupisco per la clamorosa assenza del "terroir", sia nella sua sede originaria che in quella di tribeca. anyway grazie del rilancio, me lo tengo stretto tra i preferiti, (alla prossima occasione tornerà sicuramente utile).