Il tempo fugge e certe convinzioni, certe promesse, magari oggi si dimenticano o, semplicemente, vengono ridimensionate.
Il Domaine de Montille, sì proprio quello che Nossiter aveva inserito nel suo bel fil Mondovino come bandiera dei piccoli vignaioli tutto vino e terroir, cambia pelle e si espande diventando, forse, ciò a cui era contrapposto nel documentario del regista americano: una grande azienda.
Secondo Wine Spectator, Etienne De Montille, co-titolare del Domaine de Montille, ha acquistato lo scorso Giugno Château de Puligny-Montrachet, dove era stato amministratore delegato dal 2002, per oltre 20 milioni dollari acquisendo quasi 50 ettari di vigneti selezionati, tra cui parcelle di Chevalier-Montrachet, Bâtard-Montrachet e di Montrachet, il castello e alcuni stock di vino.
In una recente intervista Etienne ha spiegato che: "dopo la ristrutturazione, il Domaine de Montille avrà in dote oltre 86 ettari di vigneto di cui quasi 50 ettari sono Premier e Grands Crus. Questo farà diventare il Domaine de Montille una proprietà significative nella Côte de Beaune. Insieme con Alix, mia sorella, che si prenderà cura dei vini bianchi, vogliamo modificare e ridimensionare non solo il numero di etichette che si producono, ma anche il numero di bottiglie in modo che possiamo davvero concentrarsi sulla qualità".
L'obiettivo, dichiarato da Etienne, sarà quello di tagliare il numero di etichette di circa il 20 per cento, con una produzione totale che diminuisce da 20.800 casse a meno di 16.666 casse. Ci sono, attualmente, 60 diverse etichette tra le Domaine de Montille, Chateau de Puligny-Montrachet e l'etichetta négociant Deux Montille Soeur-Frère.
Il caro Hubert de Montille, star del film cult di Nossiter, cosa penserà di tutto questo? I suoi figli hanno davvero stravolto l'anima di quello che una volta era un "piccolo" Domaine della Borgogna? Oppure, sotto sotto....
Mah, intanto guardiamoci questo video di Francesca Ciancio e riflettiamo...
Fonte: Wine Spectator
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