di Luciano Pignataro
Si legge Sud e si pronuncia Primitivo. Di Manduria o di Gioia
del Colle poco importa agli occhi degli appassionati. Il fatto è che questo
rosso, molto problematico sino a qualche anno fa, è dientato la punta di
diamante dell'enologia pugliese e del Sud. Non è solo una questione di successo
commerciale, ma anche di una grandissima ripresa qualitativa che ha ripulito il
frutto, puntato sulla freschezza senza indulgere troppo sul dolce. Vini
potenti, muscolari senza dubbio, ma anche scattanti e agili nonostante
l'eccesso materico che ci si ritrova nel bicchiere. Una gara ad alzare
l'asticella che vede alcuni protagonisti in prima fila.
Una amica produttrice alla mia domanda ipotetica: chissà come evolve nel
tempo...ha risposto con ironia: basta che guardi gli Amarone della Valpolicella. Battute a parte,
quando arrivano i Primitivo in batteria i degustatori alzano l'attenzione
invece di smadonnare come accadeva alle prime edizioni di Radici.
Beh, adesso vi presento i miei Primitivo che vi possono servire per entrare in
questo mondo. Dimenticherò qualcuno, ma il bello del vino è la scoperta del non
detto, mentre quella del web è l'insulto quando non si è d'accordo.
A scanso di equivoci vi dico che i bonifici dei citati sono arrivati tutti :-)
Es 2015 Salento igt - Gianfranco Fino
Alcuni dicono che sia il migliore di sempre. Certo legno, frutto, acidità,
alcol e tannini sono in un equilibrio perfetto. Lo citiamo per primo perché
l'Es di Gianfranco e Simona è stato il primo grande vino evento di cui la
Puglia aveva tanto bisogno dopo l'età dell'oro di Severino Garofano. Con una
differenza: che questo rosso è figlio del 2.0 e , soprattutto, la punta
dell'iceberg di una fenomeno di costante e incredibile miglioramento della
produzione di vino. Vigne ad alberello, attenzione alle compatibilità
ambientali. Imperdibile. Sui 45 euro. www.gianfrancofino.it
Old Vines 2014 Tarantino igt - Morella
Da una coppia all'altra, sempre ad alberello che, lo ricordiamo, difficilmente
supera i 20 quintali di resa per ettaro. Lisa Gilbe e Gaetano Morella hanno
sposato la filosofia biodinamica, dalla educazione dei figli alla produzione
del vino, e la loro azienda a Manduria è anche certificata. Una bottiglia che
legge in modo moderno il Primitivo, scattante, piacevole, ampio. Sicuramente
anche con buone prospettive di crescita. Sui 40 euro. www.morellavini.it
Fatalone 2013 Primitivo di Gioa
del Colle Riserva - Fatalone Pasquale Petrera
Un vino, una leggenda lunga cinque generazioni che adesso vede il timone in
mano a Pasquale. Qui ci siamo spostati a Gioia, l'azienda mantiene attenzione
alla sostenibilità ambientale e i suoi fini sono praticamente terni come hanno
dimostrato più di una verticale. Uno stile meridionale, di potenza, di frutta
e di alcol, ma è materia bevibile perché la freschezza resta il presupposto di
partenza per la lavorazione. Risultato: un rosso di carattere, molto buono. Sui 20 euro. www.fatalone.it
Primitivo Gioia del Colle 2011
Riserva - Tenute Chiaromonte
Nicola Chiaromonte è uno dei Primitivo Boys che ha dato una spinta necessaria
e indispensabile per fare uscire questo rosso dal ghetto e dalle cisterne. Lo
ha fatto con una precisione maniacale, un fare artigiano che non lascia
concessioni, come questo riserva, l'ultimo in commercio, che esprime al massimo
tutte le doti del Primitivo di Gioia del Colle perchè abbina alla frutta e
all'alcol la sostenibilità della bella acidità. Legno dosato alla perfezione.
Da alberelli. Sui 10 euro. www.tenutechiaromonte.com
Vincenzo Latorre 2011 Primitivo
Gioia del Colle Riserva - Cantine Imperatore
Ancora poco conosciuta questa piccola azienda ad Adelfia in provincia di Bari
che ha da poco scapolato i dieci anni, fondata da Sonia Imperatore e Vincenzo
Latorre. Questo rosso si esprime con molta eleganza e maturità, a distanza di
sei anni ha trovato un equilibrio, il frutto è croccante, fresco, di grande
fascino. Una bellissima interpretazione proposta in solo tremila bottiglie. Da
non perdere. Sui 31 euro. www.cantineimperatore.com
16 Primitivo Gioa del Colle 2014 - Polvanera
Anche Filippo Cassano è un Primitivo Boys, però in questa sede confessiamo la
nostra passione per i suoi bianchi. La materia messa a punto nel cuore
vitivinicolo è esuberante, immensa, eruttiva quasi. Un rosso che non stai mai
fermo, complesso e interessante al naso, sicuramente molto intrigante. Il
pregio di questa edizione è, come in tutti quelli che stiamo segnalando, la
freschezza assoluta che consente di bere senza mai stancarsi. Sui 25 euro. www.cantinepolvanera.com
Primitivo di Manduria Riserva
2011 - Attanasio
Domanda, c'è qualche appassionato che non adora il passito Dolce Naturale?
Nessuno. Però qui ci manteniamo sui secchi ed ecco allora la riserva di questa
azienda che poco meno di vent'anni di attività. Una scommessa che Giuseppe
Attanasio, seguito dai figli, ha sempre voluto giocare sul filo della
tradizione, con un rosso esuberante senza mediazioni, spudoratamente ricco di
sentori fruttati e balsamici, in buon equilibrio e comunque sempre molto
bevibile. Un rosso da spendere su piatti veri. Sui 30 euro. wwww.primitivo-attanasio.com
Tradizione del Nonno 2013
Primitivo di Manduria - Vinicola Savese
La tradizione dura e pura, a cominciare dall'uso dei Capasoni, gli otri di
creta tipici pugliesi, per la famiglia Pichierri che ha fatto la storia del
Primitivo di Manduria a cominciare dal secondo Dopoguerra. Anche qui abbiamo un
Dolce Naturale di tempra straordinaria, noi segnaliamo questo rosso prodotto in
circa 6500 bottiglie. Tradizione
del Nonno matura parte in capasoni, parte in contenitori vetrificati
interrati. Il risultato è un vino di carattere, decisamente alcolico ma anche
fresco. Un vino da attendere ancora, forse un po' troppo giovane, ma che apre
al mondo di una tecnica ancestrale. Sui 15 euro. www.vinipichierri.com
Sessantanni 2014 Primitivo di
Manduria doc - Cantine San Marzano
Va bene, forse la bottiglia è da sollevamento pesi e l'uso dei legni un po'
stile anni '90. Però dobbiamo dire che la materia selezionata da questa cantina
leader del territorio è talmente potente e che il vitigno così generoso di note
di frutta, da regalare un risultato più che apprezzabile. In ogni caso completa
la scala interpretativa del Primitivo che come avete visto è molto ampia e per
certi versi contrapposta. Un rosso elegante ottenuto da vecchie vigne, molto
ben eseguito. Sui 30 euro. www.cantinesanmarzano.com
Volere Volare 2015 - Pietraventosa
Una nuova direzione su cui muovere il Primitivo. Torniamo a Gioia del Colle, e
in questo caso la giovane cantina di Marianna Annio e Raffaele Leo lancia un
rosso sostanzialmente giovane, fresco, non pesante. Un anno in acciaio e uno in
botte sono i pilastri del protocollo di produzione di una azienda che ha
puntato tutto su questo vitigno nella piccola proprietà non lontana dal paese.
Un rosso dunque di nuova concezione, che presenta il Primitivo in modo più
smart attraverso un approccio simpatico e leggero. Sui 19 euro. www.pietraventosa.com
Fuori Regione
Monacello 2015 Primitivo Matera doc - Tenuta Parco dei Monaci
Ed eccoci a Matera, terra di...primitivo. Già perché siamo a ridosso di Taranto
e vicini a Gioia del Cole. In questa bella azienda lavora Vincenzo Mercurio,
poliedrico enologo campano. Il rosso nasce nella campagna a ridosso della
città, poco meno di 15mila bottiglie con il vino maturato in tonneau per circa
un anno. Più agile e scattante dei "cugini" pugliesi, il Monacello
rappresenta sicuramente la bottiglia più identitaria dell'azienda materana. Sui 15 euro. www.tenutaparcodeimonaci.it
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