È doveroso segnalare prima di tutto che quest'anno siamo arrivati a un
numero record di aziende assaggiate (intorno a un centinaio) per circa 600
vini. È il risultato di un fenomeno regionale iniziato qualche anno fa. Molti
giovani decidono di intraprendere la strada dell'agricoltura e della
vitivinicoltura (e questo è un dato molto positivo), allo stesso modo alcuni
vignaioli conferitori delle cantine sociali decidono di mettersi in proprio e
iniziano a produrre le prime etichette. In tutto ciò entra in scena l'aspetto
qualitativo. Sì, perché la strada intrapresa dalle nuove realtà è quella di
produrre vini molto territoriali, rispettosi delle varietà tradizionali e ottenuti
con procedure moderne, ma per nulla invasive e che dunque non vanno a scapito
della tipicità.
Il risultato è chiaro se si osservano i numerosi vini che entrano in Guida,
a prescindere dal punteggio ottenuto, a testimoniare le diverse etichette
assolutamente consigliabili. Aggiungiamo inoltre che le ultime annate sono
state calde ma non eccessivamente e la qualità delle uve in tante zone
dell'Isola è stata ottimale. I territori sotto osservazione sono diversi e le
soddisfazioni arrivano dalla Gallura per i rossi (i bianchi si sono affermati
da tempo), da Usini, grande zona per Vermentino e Cagnulari, passando per il
centro Sardegna con Oristano, Mandrolisai, Barbagia e Ogliastra (queste ultime
grandi zone per il cannonau). Al Sud Serdiana si rivela un grande paese del
vino con ben quattro aziende presenti in Guida, mentre il Sulcis è sempre una
garanzia. Salgono sul gradino più alto del podio quattro Vermentino e quattro
Cannonau, a confermare il prestigio delle due varietà più presenti nell'Isola:
Il Tuvaoes di Cherchi e il Costarenas di Masone Mannu sono vere e proprie
novità, ottime performance anche per Siddura e Pala.
Tra i bianchi non ottenuti da vermentino, la particolare Cuvée di Torbato
firmata Sella & Mosca è tra i vini che hanno convinto di più. I Cannonau
premiati arrivano da diverse zone, a partire da Mamoiada (grande territorio per
l'uva rossa) passando per la Gallura e Serdiana, al Sud. Cantina Giba è,
invece, nuovamente protagonista col rosso sulcitano ottenuto da uve carignano.
Concludiamo con due vini da meditazione premiati, diversissimi tra loro per
varietà, territorio da cui nascono e vinificazione, ma accomunati da assoluta
bontà: sia il Latinia di Santadi sia la Vernaccia di Oristano Jughissa sono tra
le migliori versioni di sempre.
I vini della Sardegna premiati con Tre Bicchieri
Alghero Torbato Terre Bianche Cuvée 161 ’16 - Tenute Sella & Mosca
Cannonau di Sardegna Barrosu Franzisca Ris. ’14- Giovanni Montisci
Cannonau di Sardegna Mamuthone ’15 - Giuseppe Sedilesu
Cannonau di Sardegna Senes Ris. ’13 - Argiolas
Cannonau di Sardegna Sincaru Ris.’ 14 - Vigne Surrau
Carignano del Sulcis 6Mura ’12 - Cantina Giba
Latinia ’11 - Cantina di Santadi
Vermentino di Gallura Sup. Costarenas ’16 - Masone Mannu
Vermentino di Gallura Sup. Maìa’ 15 - Siddùra
Vermentino di Sardegna Stellato ’16 - Pala
Vermentino di Sardegna Tuvaoes ’16 - Giovanni Maria Cherchi
Vernaccia di Oristano Sup. Jughissa ’08 - Cantina Sociale della Vernaccia
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