Le visite alle aziende e le degustazioni condotte in regione – intendendo con ciò non solo il Friuli Venezia Giulia ma anche la Primoska, ovvero il territorio sloveno confinante composto dai quattro distretti vitivinicoli: Brda, Vipavska Dolina, Kras e Slovenska Istra – ci hanno dato parecchi spunti di riflessione.
Il primo è la semplice constatazione della qualità complessiva dei vini dell’annata 2016, in cui non è possibile fare generalizzazioni vista la difformità di comportamento delle principali varietà coltivate: in generale si è comportato bene il friulano, non così invece sauvignon e chardonnay.
L’altra riflessione è più complessa, e necessariamente ne introduce altre ancora: ci siamo accorti di quanto stia cambiando, negli ultimi tempi, il colore dei vini friulani.
Non ne facciamo una questione cromatico-enologica – prima andavano i famosi “bianchi carta” oggi invece si privilegiano tinte più gialle e dorate; prima i vini rossi erano scuri e neri ora invece si va più cauti nell’estrazione delle sostanze coloranti – ma piuttosto una considerazione su come sta mutando la mappa enografica della regione, che ha conosciuto negli ultimi due decenni un cambiamento che sorprende per dinamica e velocità: aldilà dell’immagine storica “Friuli = terra di vini bianchi”, la realtà oggi dice che ormai più dell’80% della superficie vitata regionale è dedicata alle uve a bacca bianca, mentre le rosse sono diventate residuali.
Una situazione sorprendente se si considera che solo 15 anni fa in Friuli c’era un sostanziale equilibrio tra uve bianche e rosse; e andando ancora più indietro nel tempo – negli anni Ottanta e Novanta – si registrava in regione addirittura una prevalenza delle uve a bacca scura e conseguentemente dei vini rossi.
Ad articolare ancora di più il quadro cromatico sono poi arrivati, già da qualche tempo, gli orange wines (che noi però preferiamo chiamare vini macerati, in quanto prodotti con macerazioni più o meno lunghe delle uve bianche) che nei numeri tra poco contenderanno ai rossi il posto di seconda tipologia assaggiata: su questi c’è da annotare che mai come quest’anno abbiamo rilevato una crescita decisa di qualità, con vini impeccabili esenti da tante imperfezioni del passato, segno che la non facile tecnica della macerazione sulle bucce sta maturando positivamente nel dna di molti vignaioli friulani e sloveni.
Ma in fondo la trasformazione più profonda del tessuto produttivo regionale (in questo caso i territori sloveni sono quasi esenti) è generata dalla distesa di glera – atta a diventare Prosecco – che ha invaso, e continua in maniera inarrestabile a invadere, le campagne del Basso Friuli. Questo ha comportato un altro sensibile cambiamento delle tipologie dei vini friulani: se solo 10 anni fa si contavano sulle dita di una mano le etichette di buone “bollicine” prodotte in regione – la storica Ribolla Gialla di Collavini, il Brut di Dorigo e le prime etichette di Pittaro – oggi invece almeno il 25% del vino prodotto in Friuli è frizzante o spumante.
Una cosa che non si era mai vista, una rivoluzione che sovverte ogni tradizione vinicola, che cambia sostanzialmente l’immagine e la realtà della regione: siamo dubbiosi verso quale direzione…
E ora le etichette segnalate con un riconoscimento in Slow Wine 2018.
VINO SLOW
Brda Malvazija 2012, Klinec
Brda Rebula 2013, Kabaj
Collio Bianco 2016, Edi Keber
Collio Friulano 2012, La Castellada
Collio Friulano Clivi Brazan 2015, I Clivi
FCO Bianco Sacrisassi 2015, Le Due Terre
FCO Chardonnay 2015, Meroi
FCO Chardonnay Ronco Pitotti 2015, Vignai da Duline
FCO Friulano Ris. 2015, Ronco Severo
FCO Riesling AT 2014, Aquila del Torre
FCO Sauvignon Peri 2016, Ronco del Gnemiz
Gredič 2016, Movia
Kai 2013, Evangelos Paraschos
Ograde 2015, Skerk
Reddo 2015, Burja
Ri-né Blanc 2015, Simon di Brazzan
Ribolla 2009, Gravner
Ribolla Gialla 2013, Damijan Podversic
Teran 2015, Marko Fon
Vipavska Dolina Rebula 2015, Guerila
Vis Uvae 2013, Il Carpino
Vitovska 2014, Skerlj
Vitovska 2015, Stemberger
Vitovska Kamen 2015, Zidarich
GRANDE VINO
Bianco Bezga Lune 2015, Milič
Brežanka 2013, Rado Kocjančič
Carso Malvasia Dileo 2016, Castelvecchio
Collio Bianco 2016, Colle Duga
Collio Friulano 2016, Franco Toros
Collio Friulano Rolat 2016, Dario Raccaro
Collio Sauvignon Selezione 2015, Ronchi Rò
Dut´Un 2014, Vie di Romans
FCO Chardonnay S. Elena 2015, Petrussa
FCO Friulano 2016, Pizzulin
FCO Friulano Vigne Cinquant’anni 2015, Le Vigne di Zamò
FCO Sauvignon Zuc di Volpe 2016, Volpe Pasini
Pinot Noir Opoka 2013, Marjan Simčič
Vintage Tunina 2015, Jermann
Vipavska Dolina Bela Planta 2015, Štokelj
VINO QUOTIDIANO
FCO Cabernet Franc 2016, Flavio Pontoni
FCO Friulano 2016, Marinig
FCO Friulano 2016, Visintini
FCO Friulano 2016, Zorzettig
Friuli Annia Friulano 2016, Bortolusso
Friuli Aquileia Malvasia 2016, Mulino delle Tolle
Friuli Aquileia Pinot Bianco Poc ma Bon 2016, Tarlao
Friuli Friulano Toh! 2016, Di Lenardo
Friuli Grave Sauvignon 2016, Vistorta
Friuli Isonzo Friulano Corte Marie 2016, Thomas Kitzmüller
Nessun commento:
Posta un commento