Mi capita spesso di riflettere a quello che di buono ho bevuto durante la settimana e, se ripenso alla cena al Tastevin di Roma, ancora mi rimbombano le parole di Daniele, patron sommelier del ristorante, che quasi imponendomelo mi dice:"Oggi ti faccio bere un sauvignon che pochi conoscono....".
Effettivamente non conoscevo Il Carpino, un azienda familiare situata a due passi da Oslavia e dal maestro Gravner che, fortunatamente, non si è incensata mettendosi il mantello dei "naturali" anche se, probabilmente, potrebbe farne più che parte.
Foto panoramica dell'azienda. |
Leggendo il loro sito internet, infatti, appare chiaro come la realtà agricola della famiglia Sosol, nata nel 1987, pur non essendo certificata biologica pone il massimo dell'attenzione in vigna evitando l'uso di diserbanti (si preferisce fare lavorazioni sottofila), disseccanti ed OGM puntando, se necessario, solo sull'uso di prodotti per l'agricoltura biologica.
In cantina si lavora senza l'aggiunta di mosti concentrati e filtri; l'unico concessione è l'aggiunta di una dose minima di solforosa al vino.
La famiglia al completo |
Il sauvignon 2008 che Daniele mi porta al tavolo fa parte della linea "Selezione" de Il Carpino. Il vitigno, impiantato nel 1987 su terreni marnosi ad una altitudine di 180 m. s.l.m., è stato vinificato attraverso una macerazione sulle bucce di circa 7 giorni a cui è seguito un affinamento in botte grande per 18 mesi.
Inizialmente, essendo troppo freddo, il sauvignon non ha espresso il meglio nel bicchiere tirando fuori aromi non troppo "tipici" che andavano dal fungo alla pasta di mais. Scaldandosi ha cominciato a tirar fuori il suo vero carattere per cui, sequenzialmente, si sono potuti apprezzare sentori che andavano dal sambuco alla foglia di pomodoro fino ad arrivare al fumè e alla sassosa mineralità.
In bocca il vino è sapido, deciso, fresco, vivissimo e di lunga persistenza. Finito in un attimo.
Magari verrò smentito stasera stessa ma credo che il sauvignon de Il Carpino, per la tipologia, rappresenti una sorta di Terra di Mezzo dove Uomini, Hobbit, Troll, Nani e Orchi possano vivere felici e contenti senza esasperazioni e Compagnie dell'Anello di naturale memoria.......
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