Stella di Campalto e la verticale del suo Rosso di Montalcino


Da tanto tempo sento dire che Stella di Campalto produce un Rosso di Montalcino eccezionale, un grande sangiovese che, al cospetto dei grandi Brunelli, non ha nulla da invidare.
Io, che sono come San Tommaso, ho voluto capire di persona se tutte queste chiacchere, alla fine, abbiano  un fondo di verità. 
Stella ci aspetta presso la sala di degustazione "vista paradiso" per una verticale da sogno.

La vista dalla sala degustazione
Rosso di Montalcino 2001: la prima annata di un sangiovese in purezza che emoziona oggi come allora. Fresco come il vento autunnale che spira nel bicchiere, al palato risulta ampio, equilibrato, di grande succosità e tensione. Alla cieca darebbe la paga a molti. Bottiglie prodotte: 1.200. Permanenza in legno 22 mesi. Affinamento in bottiglia 8 mesi.

Rosso di Montalcino 2002: al naso risulta scuro, torrefatto, con note di rabarbaro e cardamomo. In bocca si rispetta il millesimo che non regala potenza ma una struttura agile senza troppi fronzoli. Annata così così che Stela interpreta nel migliore dei modi possibili. Bottiglie prodotte: 5.200. Permanenza in legno 23 mesi. Affinamento in bottiglia 5 mesi.

Il Vigneto. Foto: Andrea Federici Degustazioni a Grappoli
Rosso di Montalcino 2003: naso intenso ma non surmaturo, nel bicchiere escono tutti gli aromi "più eleganti" di un’annata calda. Col tempo si percepisce una netta ed intensa nota di tintura di iodio. Bocca ampia, intensa, netta, un cesto di frutta rossa che regala persistenza e una giusta freschezza. Bottiglie prodotte: 4.700. Permanenza in legno 22 mesi. Affinamento in bottiglia 6 mesi. 

Rosso di Montalcino 2004: l’annata promettente regala un vino di grande progressione fruttata e con cenni di una florealità che, col tempo, ritroveremo nel Rosso in maniera sempre più preminente. Bocca scintillante, fresca, equilibrata, di grande allungo. Bottiglie prodotte: 4.300. Permanenza in legno 22 mesi. Affinamento in bottiglia 7 mesi.

Rosso di Montalcino 2005: questo è l’anno in cui la biodinamica entra a pieno regime in azienda concludendo un passaggio iniziato nel 2002. Il risultato, come conferma la stessa produttrice, è abbastanza evidente, lo stacco stilistico è abbastanza netto, sia al naso che in bocca dove il vino prende forma tridimensionale. In particolare questo millesimo regala aromi più eleganti, fini, c’è tanta florealità e mineralità, la carica fruttata degli anni scorsi è meno invasiva, più nascosta. Anche la bocca è più ricercata con un timbro più austero e meno "popolano". Chiude con una grande scia sapida. Bottiglie prodotte: 7.700. Permanenza in legno 21 mesi. Affinamento in bottiglia 6 mesi.

La cantina
Rosso di Montalcino 2006: aumenta la complessità del vino che risulta ampio al naso con note di ferro, quasi ematico, poi esce la grande florealità e una nota di ciliegia croccante. Bocca fine, sapida, fresca, un Rosso di grande avvolgenza e bevibilità. Bottiglie prodotte: 7.700. Permanenza in legno 22 mesi. Affinamento in bottiglia 7 mesi.

Rosso di Montalcino 2007: naso inizialmente timido, poi escono le classiche note di fiori rossi, roccia, frutto rosso croccante, spezie orientali. In bocca è scalpitante, fervido, sapido nella sua mineralità, rotondo nella sua essenza di frutta e fiori. Perde forse un po’ in lunghezza. Bottiglie prodotte: 6.700. Permanenza in legno 22 mesi. Affinamento in bottiglia 8 mesi.

La verticale completa. Foto: Andrea Federici Degustazioni a Grappoli
Rosso di Montalcino 2008: naso giovanile dove trovo netta la violetta, la pietra bianca, la speziatura dolce ed essenze di erbe aromatiche, anice su tutte. Bocca che, senza esitazioni, mostra grande equilibrio e un tannino perfettamente integrato. Buona la scia fresca ed appagante in termini di persistenza. In divenire. Bottiglie prodotte: 12.537. Permanenza in legno 21 mesi. Affinamento in bottiglia 7 mesi.


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