La Ribera del Duero, un piccolo fazzoletto di Spagna che rappresenta il 9% delle vendite totali di vino di qualità sul mercato iberico, è forse dopo Bordeaux il territorio più "parkerizzato" di Europa. Su queste terre il famigerato critico statunitense ha puntato molto e la prova provata la ritrovo quando entro nella saletta di rappresentanza della Bodegas Emilio Moro in attesa del mio tour guidato.
entrata |
sala rappresentanza |
Iniziamo il nostro ennesimo tour guidato, siamo i soli italiani tra un mare di spagnoli e la nostra guida sembra essere sorpresa ed incuriosita. Che ci fanno due stranieri qua?
Solito giro di rito tra tank d'acciaio e legni nuovi mentre, un pò storditi, iniziamo a prendere confidenza con i grandi spazi e le architetture delle moderne Bodegas della Ribera del Duero.
Le vigne di Emilio Moro si estendono per centinaia di ettari all'interno dell'area D.O. Ribera del Duero e possono contare su quattro principali Cru: Finca Resalso, storica vigna che rappresenta la "riserva genetica" di tempranillo, Camino Viejo, Valderramiro, che rappresenta la vigna più vecchia di proprietà dell'azienda e, infine, Sanchomartin una parcella del 1969 da cui si produce il vino di punta della Bodegas: il Malleolus de Sanchomartin, il vinone parkeriano per eccellenza che compie sia la malolattica che l'affinamento in barrique nuove di rovere francese per oltre 22 mesi.........
Fonte: Winelegend.com |
Noi che non possiamo permetterci certe cifre e che siamo enoturisti da macello siamo accompagnati presso la sala di degustazione posta al primo piano dove ci viene presentato solo un vino: il Finca Resalso 2010 (100% tempranillo).
Ci viene detto che rappresenta il vino più "easy" dell'azienda e non fatichiamo a crederci visto che a complessità stiamo messi maluccio e l'unico cruccio è capire che tipo di legno si sente nel bicchiere. Col tempo esce un pò di frutta rossa anche se l'alcol (il vino fa 14 gradi) man mano che il tempranillo si scalda comincia ad uscir fuori troppo prepotentemente.
Bocca simile alla stazione Termini di Roma: morbidezze e durezze prendono binari separati e il treno, invece che essere un pendolino, è un regionale mezzo scassato. Si capisce che non è piaciuto?
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