Monterinaldi è un altro tassello del mosaico Chianti che, giorno dopo giorno, sto pazientemente ricomponendo all’interno del mio calice da degustazione.
L’azienda, localizzata a Radda in Chianti, si estende sull’area direttamente adiacente al castello di Monterinaldi e appartiene dal 1961 alla famiglia Ciampi che, giorno dopo giorno, ha esteso la sua proprietà fino a contare gli attuali 400 ha composti da vigneti (sangiovese in prevalenza), oliveti, noceti, boschi e pascoli.
Monterinaldi - Fonte: Tuscanyblog.net |
Tre i Chianti Classico degustati: il “base” Castello di Monterinaldi 2008, la Riserva 2007 e il “nuovo” Mezzosecolo 2007.
Il primo rappresenta il punto di partenza della gamma dei vini dell’azienda e, a leggere la scheda tecnica, è il frutto dell'unione di Sangiovese e altre uve a bacca rossa provenienti dai vigneti situati nel Comune di Radda in Chianti.
Guardando il colore del vino e mettendo il naso nel bicchiere mi accorgo subito che certe agilità e freschezze in stile Monteraponi, tanto per fare un esempio, sono molto lontane. Il sangiovese di Monterinaldi è più scuro, profondo, il frutto di questo Chianti è nero, ciliegioso, e le spezie ricordano il chiodo di garofano e il pepe. In bocca il vino è equilibrato, armonico, senza eccessi e, proprio per questo, si lascia bere tranquillamente anche se, come vedremo, la persistenza al palato lascia una lieve nota amarognola che, così come ha scritto anche Jacopo su Enoiche Illusioni, è un po’ il segno distintivo dell’azienda. A 12 euro è comunque un Chianti dal buon rapporto q/p!
Il Chianti Classico Riserva 2007 (Sangiovese 90/95%, Canaiolo e altre uve a bacca rossa 5/10%) è vinificato con uve provenienti da una rigorosa selezione e viene invecchiato per almeno 24 mesi di cui almeno 3 in bottiglia.
La Riserva di Monterinaldi somiglia molto ad un castello medievale con una grande entrata. Volete cercare di oltrepassarla? Inizialmente è tutto sprangato, immobile, poi col tempo e dopo varie spallate la serratura comincia a cedere e pian piano, varcando la soglia, troverete toni austeri di spezie e mineralità scura a cui aggiungere soffi di terra bagnate e foglie d’autunno. In bocca è lineare, equilibrato, sempre con quel filo di amaro nel finale. Una Riserva che non offre e non toglie nulla al lato emozionale della beva.
Fonte: Enoiche Illusioni |
Chianti Classico Mezzosecolo 2007: prodotto quasi esclusivamente da uve Sangiovese e Canaiolo provenienti esclusivamente dal più vecchio vigneto aziendale, il Mazzoli, questo è un Chianti che, come dice l’azienda stessa, vuole racchiudere in sé il senso del lavoro svolto dalla famiglia Ciampi negli ultimi cinquanta anni di onorata carriera.
Ci troviamo di fronte ad un Chianti Classico di concezione moderna, con profumi più rotondi, “ruffiani”, che richiamano la dolcezza della confettura di frutti rossi della viola passita e del rovere. In bocca è carnoso ma, a differenza di un naso internazionale, al gusto la classicità del sangiovese sembra diventare protagonista scalzando ogni smania ed eccesso parkeriano. La persistenza leggermente amarognola suggella un marchio di fabbrica inscindibile. Buona nel complesso la bevibilità.
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