L'azienda ed il vino di Fabio Marchionni non sono ormai più una novità per noi appassionati.
Il Collestefano, Verdicchio di Matelica Doc, è da anni uno dei vini bianchi italiani dal miglior rapporto qualità/prezzo e il solo dubbio che questo vino si porta dietro, vendemmia dopo vendemmia, riguarda la costanza qualitativa che tutti sperano non possa essere mai scalfita da questo clima certamente non idoneo alla viticoltura. Ricordiamo, tra l'altro, che Fabio conduce i suoi tredici ettari di vigna in regime biologico da sempre.
Per fugare ogni dubbio sulla nuova annata del Collestefano, millesimo 2011, ho aperto una delle dodici bottiglie che conservo gelosamente a casa sperando che un pò di sano e fresco verdicchio possa aiutarmi a contrastare il caldo di questo autunno ancora troppo estivo.
Già al naso risulta evidente che nulla è cambiato. E' proprio lui. Ha un corredo olfattivo che ho subito denominato crudo, quasi glaciale, di algida austerità.
La mineralità tipica del terroir di Matelica esce fuori prepotentemente con sentori calcarei e sassosi, poi esce fuori il salgemma in sinergia con l'agrume, l'anice e il biancospino. Non so ma se chiudo gli occhi è un vino che definirei puro.
In bocca è armonico, fervido, la spinta acido-sapida è davvero intensa e crea una scia rinfrescante che invita continuamente alla beva. Epilogo lungo su ricordi minerali e agrumati.
Il tempo aumenterà ulteriormente la sua complessità donandogli un profilo leggermente più arrotondato. In giro si trova attorno ai 6/7 euro. Non aggiungo altro.
Nessun commento:
Posta un commento