William e Kate oggi sposi brindano col vino "cheap"!


Portabandiera del vino quotidiano dall'ottimo rapporto q/p oppure semplici tirchioni che, non essendo amanti del buon bere, tirano la cinghia sul vino di qualità.
Leggendo l'articolo su Leggo, che riporto integralmente, si apprende che ci sarù solo vino 'Made in Britain' al ricevimento nuziale. 


Un bianco di Chapel Down, un'azienda del Kent, verrà servito al pranzo o alla cena di Buckingham Palace. Secondo quanto riferisce il Daily Mail, il palazzo ha infatti ricevuto una consegna massiccia del vino che costa dalle 8.50 alle 14 sterline alla bottiglia, e che confermerebbe la volontà di William e Kate di mostrare il «meglio della Gran Bretagna» in tutti gli aspetti delle nozze. 

Francese sarà però il brindisi della cena. I 300 ospiti del ricevimento serale brinderanno infatti con uno Champagne Pol Roger non vintage da 30 sterline alla bottiglia. Non il migliore degli Champagne, certamente economico, ma a quanto pare molto amato dai critici. Ma a parte questo, chissà da dove arriveranno gli altri vini. Sebbene fino a poco tempo fa sarebbe stato impensabile, i vini inglesi, soprattutto le bollicine in stile Champagne, stanno avendo sempre più successo. 


Un vino di Ridgeview Estate, un'azienda dell'East Sussex, era stato scelto nel 2006 per brindare all'80esimo compleanno della regina Elisabetta e da allora pare che il vino inglese sia sempre più presente sulla tavola dei Windsor, soprattutto alla luce dell'impegno ambientalista del principe Carlo, che predilige il più possibile i prodotti locali e stagionali. I riconoscimenti internazionali ormai non si fanno mancare. Lo scorso anno sempre Ridgeview Estate ha vinto la medaglia d'oro per migliore vino frizzante, battendo altri 700 produttori di tutto il mondo, Champagne incluso, con un blanc de blancs del 2006. Complice il surriscaldamento globale ed un terreno molto simile a quello dello Champagne, del Sancerre e dello Chablis, sempre più persone stanno piantando vigneti nel sud dell'Inghilterra, in contee come il Kent, il Sussex, l'Hampshire e il Dorset, persino alcuni in Dorset e nella ventosa Cornovaglia. 
I numeri non mentono: se nel 1990 l'Inghilterra aveva soltanto 56 ettari di vigneti per lo più piantati con chardonnay, pinot nero e pinot meunier (guarda caso proprio le tre uve che vanno a finire nello Champagne), nel 2007 gli ettari erano diventati 267 e nel 2010 ben 550.


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