Percorsi Di Vino va in vacanza....
Il Vinsanto Toscano: un mito mondiale. Terza parte: la realizzazione
Il Vinsanto Toscano: un mito mondiale. Seconda parte: l'appassimento
Il Vinsanto Toscano: un mito mondiale - prima parte
In realtà il termine deriva quasi sicuramente dal fatto che veniva usato per la messa, visto che il vino normale, tenuto all'aria aperta, si ossidava velocemente e diveniva imbevibile.
CALICI ALLE STELLE 2008: BRINDIAMO ALLA NOTTE DI SAN LORENZO
Al Bioparco del Giardino Zoologico di Villa Borghese tanti gli appuntamenti messi in programma da Movimento Turismo del Vino Lazio e Città del vino per la manifestazione. A partire dalle ore 21.00, si apre l’imperdibile due-giorni con banchi d’assaggio e degustazioni di vino, spettacoli e musica dal vivo per la gioia dei tanti turisti che affolleranno la capitale per le vacanze estive.
I visitatori potranno essere anche accompagnati dagli esperti astrofili dell’Associazione Astrofili di Roma in un viaggio alla scoperta della volta celeste, grazie a potenti telescopi posizionati nel parco.
Nella notte delle stelle cadenti, saranno molti gli enoturisti che, in visita alla città eterna, non vorranno perdere l’occasione di una serata romantica, con gli occhi al cielo a contare le scie luminose, assaporando aromi e profumi di un buon bicchiere di vino. Per chi, invece, si appresta a vivere Calici di Stelle fuori città, due imperdibili appuntamenti in provincia di Latina. Prima che faccia notte, la romantica luce del tramonto sul lago di Fogliano, e il verde rigoglioso dei filari faranno da sfondo ad un ricco buffet nella Cantina Ganci (Borgo Isonzo), con i prodotti genuini della fattoria, e la passione della cucina siciliana. Il tutto accompagnato naturalmente dai vini dell’ azienda. Poi tutti sul prato con gli occhi “all’insù” per gustare lo spettacolo del cielo d’agosto.
Gli astrofili dell'Associazione Tuscolana di Astronomia, esperti conoscitori del cielo, accompagneranno gli ospiti in una fantastica passeggiata attraverso le stelle, le galassie e le costellazioni più belle e interessanti del cielo estivo, per passare insieme una serata indimenticabile.
Presso l’azienda I Pampini (Acciarella) sarà, invece, proposto su prenotazione un buffet vario e gustoso accompagnato a calici di vino; alzando gli occhi, attratti dalla bellezza della volta celeste, si potranno vedere quelle lontane scie luminose e in un momento così suggestivo esprimere un desiderio…Per maggiori informazioni: Movimento Turismo del Vino Lazio:Tel. 06 8604694
Vino e Finanza: Avignonesi diventa di proprietà belga
Non so a voi, forse sarà troppo campanilista, ma che una società belga acquisti una impresa italiana fa un pò rabbia. Possibile che, tra le mille aziende italiane che vengono acquisite da capitale straniero, non riusciamo a mantenere sotto il tricolore nemmeno Avignonesi, vanto dell'enologia italiana?
Grattamacco 1999: ancora magie da Bolgheri.....
Un tuffo nel Mediterraneo con lo Scrio 2004 Le Macchiole
Lo Scrio è un bellissimo Syrah in purezza, la cui prima annata risale ormai al 1994, che con l'annata 2004, secondo me, ha raggiunto l'apice della sua fase qualitativa. E' un vino Mediterraneo, dove eleganza e potenza sembrano aver raggiunto un perfetto equilibrio. Se provate a chiudere gli occhi e a mettere il naso nel bicchiere, vi sembrerà di essere in mezzo ad un campo di erbe aromatiche dove timo, alloro, eucalipto, rosmarino, ginepro, sembrano fondersi una unica carezza aromatica. Bellissima anche la nota fruttata e la speziatura tipica del syrah. In bocca il vino ha grande struttura ed equilibrio, con un tannino dolcemente integrato e ben supportato dall'acidità tipica del syrah. Finale di grande persistenza e balsamicità. Da berne a secchi abbinato a salumi di cinta senese......
Gianni Masciarelli e il suo Montepulciano Villa Gemma...
Credo che chiunque si sia chiesto almeno una volta "Chi me lo fa fare?". Io trovo la risposta nel destino della mia famiglia, nell'amore che porto alla mia terra e nelle soddisfazioni che ricevo dal mio lavoro.
Gianni Masciarelli
Ornellaia 2005: festeggiamo davvero il ventennale della Tenuta dell' Ornellaia?
L'Ornellaia è vino simbolo dell’azienda, nato nel 1985 e risultato di un’attenta selezione di Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc. Il prezioso rosso è affinato in barriques di rovere francese per un periodo di 18 mesi, con affinamento in bottiglia per 12 mesi. L’annata 1998 è stata consacrata dal Wine Spectator “Miglior Vino al Mondo” e l’annata 2001 ha ricevuto i massimi riconoscimenti delle principali guide enologiche italiane e internazionali.
Sagrantino Passito 2003 Scacciadiavoli: un sorso "dolce" di Umbria
- colore: rosso rubino carico talvolta con riflessi violacei e tendenti al granato con l’invecchiamento;
- odore: delicato caratteristico che ricorda quello delle more di rovo;
- sapore: abboccato, armonico, gradevole;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14,5%;-
- residuo zuccherino minimo: 30 gr.;
- acidità totale minima: 5 per mille;
- estratto secco netto minimo: 30 per mille.
Soave La Rocca 2000 Pieropan: piccoli appunti di degustazione
E' stato il dottor Leonildo Pieropan a fondarla nel 1890 . I figli, Fausto e Gustavo, hanno continuato l'opera con infinita passione, ma è stato il nipote, di cui porta il nome, che con l'entusiasmo dei suoi giovani anni ha rivoluzionato l'azienda.
Leonildo e Teresita Pieropan la conducono con la passione e la competenza dei veri vignaioli amanti del loro mestiere e sono universalmente considerati gli interpreti migliori della loro zona, Soave, tra le più vocate d'Italia. Il legame con il territorio soavese, il rispetto delle tradizioni e della cultura del luogo sono tutt'uno con la storia della famiglia Pieropan e anche la ragione profonda che anima tutte le attività aziendali. Così come l'idea della centralità del vigneto che Leonildo concepisce di fondamentale importanza per raggiungere il vertice qualitativo dei prodotti. Ecco allora l'acquisizione, nel corso del tempo, di prestigiosi cru di collina, tra cui Pigno, Palestrello, La Santa, e l'aumento di superficie dei fondi di famiglia Calvarino e La Rocca, gli innovativi sistemi di coltura , la ricerca e la salvaguardia dei vitigni in via di estinzione, la valorizzazione ostinata della garganega, le potature corte, il diradamento, l'utilizzo convinto delle concimazioni esclusivamente organiche.
A ciò si accompagnano i caratteristici spazi per l'appassimento dell'uva per il vino Recioto ed una cantina che è un piccolo grande gioiello: moderna ed assieme sintesi felice della sapienza delle passate generazioni. Concreto simbolo di questo amore per il passato è la sede dell'Azienda PIEROPAN, l'antico Palazzo Pullici, perfettamente ristrutturato, la cui origine risale addirittura al 1460 e che ha ospitato fra le sue mura uno scrittore e poeta quale Ippolito Nievo, negli anni della sua infanzia. Il Soave La Rocca proviene dall'omonimo vigneto che si trova a ridosso del Castello Scaligero di Soave, dalla cui Rocca appunto prende il nome. Il terreno è di origine “eocenica”, ricco di microelementi con struttura calcarea, in parte argillosa. Il vino è prodotto esclusivamente con garganega raccolta in fase di surmaturazione per ottenere maggior volume estrattivo e fatto maturare per un anno in botti di legno di rovere.
STILTON E PORTO: ABBINAMENTO VINCENTE
L'abbinamento tradizionale dello Stilton è con il Porto, binomio che la storia ci insegna è stato posto in essere più per necessità che per golosità. Non essendoci infatti, in passato, la possibilità di conservarlo al meglio per lungo tempo, gli insetti proliferavano al fondo dei contenitori di porcellana in cui veniva tenuto. Il Porto, in questo ambito, veniva versato periodicamente per annegare le simpatiche bestiole e, in generale, per preservarlo da agenti patogeni. Qualcuno poi ha scoperto che dava anche molto gusto al formaggio. Il modo più caratteristico oggi di degustare Stilton e Porto è prendere una forma di Stilton, togliere la crosta e scavare un buco a forma conica per 3/4 della profondità, versare il Porto e lasciare macerare per qualche giorno sino a completo assorbimento del vino da parte del formaggio. Da consumare con crostini caldi e un bel bicchiere dello stesso Porto versato nello Stilton.
Quale Porto utilizzerei? Un Porto Vintage 1997 di Quinta do Tedo dai bei profumi di rosa canina, frutta secca, prugna, chiodi di garofano, cioccolato e tabacco da pipa. Grande vino per un grande formaggio.
Aglianico del Vulture Basilisco 1999. E chi lo dice che il rosso lo bevo d'inverno?
Il vino che vorrei con....Terre Colte
Oggi è possibile grazie all’iniziativa di Terre Colte, azienda vinicola di Luogosano (Av) www.terrecolte.com che ha lanciato l’iniziativa denominata “IL VINO CHE VORREI”. In pratica, chiunque può partecipare compilando, a partire dal primo settembre 2008, sul sito dell’azienda, un’apposita scheda con la quale esprimere le proprie preferenze circa il suo vino ideale. Le scelte verteranno sui tipi di uve da utilizzare e relative percentuali di assemblaggio, sul tipo di affinamento e invecchiamento e sulla filtrazione del vino. Non mancherà la richiesta di proporre il nome per il vino.
Naturalmente, la scheda è predisposta dall’enologo di Terre Colte, in modo da guidare le persone nella compilazione della scheda fornendo informazioni semplici sulle scelte più appropriate. Al termine dell’iniziativa, a giugno 2009, l’azienda valuterà le schede ricevuta e, attraverso il supporto dell’enologo, provvederà ad assemblare le proposte con maggiori percentuali, realizzando il vino prescelto dalla maggioranza dei partecipanti. Per quanto riguarda il nome, verrà scelto mettendo a votazione i tre nomi ritenuti più validi.
Per finire, ogni bottiglia prodotta avrà un collarino riportante i nomi di tutti i partecipanti all’iniziativa, al fine di riconoscere ufficialmente a tutti il ruolo di “ENOLOGI” dell’azienda.
Bevuta...in una notta di mezza estate
Vino fatto in casa....la nuova frontiera dell'enologia(?) made in USA...
- in base al tipo di vino che vuoi fare, taglia a pezzettoni la tipologia di frutta indicata nella confezione, stando chiaramente attento a togliere i noccioli grandi;
- mescola il tutto con quanto c'è nella busta che trovate nella confezione e metti il tutto, ad eccezione dei lieviti, nel fermentatore primario (che devi chiaramente comprare a parte) insieme ad un pò di acqua;
- lascia riposare per 24 ore;
- versa nel composto i lieviti che trovi nella confezione e fai fermentare per 5/7 giorni. Ovviamente la temperatura non è indicata, tanto a che serve?;
- passati i 5/7 giorni versa il tutto nel secondo fermentatore facendo attenzione, altrimenti POTRESTI COMPROMETTERE TUTTO, a non versare i sedimenti;
- attacca al secondo fermentatore il gorgogliatore http://www.eckraus.com/LK210.html e lascia che il mosto fermenti per 4/6 settimane o almeno finchè non diventi CHIARO......
- al termine della fermentazione, versa tutto nelle bottiglie e.....MUORI. Chiaramente se vuoi diventare biodinamico devi prendere un pò di residuo della fermentazione e metterlo nella bottiglia. Fa molto fico con gli amici.........