C'è
chi aspetta il freddo per funghi e tartufi e chi per il ragù napoletano: una
preparazione lunga, un piatto strutturato, soprattutto se completato con
pecorino e un pizzico di forte, certamente impegnativo. E allora abbiamo
bisogno di vini altrettanto rossi e forti che abbiamo la caratteristica di
ripulire il palato e rilanciare la voglia di mangiare. Ecco la nostra idea attingendo
dal panorama campano, fermo restando che alternative valide non mancano certo
in nessuna regione italiana
Moio - Moio 57
Ecco
il primo abbinamento che ci viene in mente. Da uve primitivo, meglio se non
troppo invecchiato, questo rosso iconico dell’azienda di Mondragone si presta
perfettamente all’abbinamento con il ragù per la sua potenza e la sua
esibizione muscolare. Provare per credere.
Gennaro Papa - Campantuono Falerno del Massico DOP
Restiamo
ancora in zona, come non citare il poderoso primitivo di Papa, l’azienda di
Falciano del Massico oggi diretta dal bravissimo Antonio. Caratteristiche
simili, ovviamente, al precedente, forse solo una maggiore suadenza olfattiva
che lo rende meno rustico ma altrettanto efficace del precedente.
Sclavia - Granito Terre del Volturno IGP
Cambiamo
vitigno, pensiamo allora al Casavecchia, antica uva dell’Alto Casertano che è
stata riscoperta da una ventina d’anni. Anche qui l’aspetto principale è la
potenza, l’alcol, la differenza con i rossi da primitivo la presenza dei
tannini si sente e non sta affatto male con il ragù napoletano.
Boccella - Rasott Irpinia Campi Taurasini DOC
Andiamo
tra i monti irpini in cerca di ruspanti aglianico, rossi più freschi e tannici.
Immediato il riferimento a questo rosso base della piccola azienda Boccella, di
cui amiamo moltissimo il Taurasi. Ma in questo caso spendiamo questo rosso non
solo perché più abbordabile economicamente, ma per la sua straordinaria
efficacia. Anche in questo caso consigliamo le ultime annate.
De Gaeta - Irpinia Campi Taurasini DOC
Ci
muoviamo verso il comune di Castelvetere sul Calore e proviamo questo rosso da
Aglianico pensato da Vincenzo Mercurio. Una piccola produzione per
appassionati, in questo caso la beva è meno rustica, i tannini più morbidi ma
ficcanti, decisamente in equilibrio con l’alcol e sostenuti da una vibrante
acidità che ripulisce il palato.
Il Cancelliere - Gioviano Aglianico Campania IGT
Ora a
Montemarano, dove troviamo questa piccola azienda contadino fondata da Soccorso
Romano e gestita da tutta la famiglia. Il buon “manico” di Antonio de Gruttola
si vede proprio con questa bottiglia, legno grande, vino non filtrato. Un
Aglianico sincero ed efficace, dotato di una spinta incredibile e adatto a
questo abbinamento.
Cantina Giardino - Nude Aglianico Campania IGT
Stesso
vitigno, stesso enologo per il quale non nascondiamo la nostra simpatia
nell'interpretazione che è capace di dare con l’Aglianico. Utile proprio se
pensato vicino ai piatti tradizionali come in questo caso. La freschezza e i tannini
lavorano bene alla grande per equilibrare nel palato il boccone. Non resta che
provare!
Tempa di Zoé - Zero Paestum IGT
Dall’Irpinia
al Cilento, territorio che ha adottato
l’Aglianico con convinzione da molti anni. Questa storica etichetta pensata da
Bruno De Conciliis e Vinny D’Orta esprime un rosso di potenza assoluta, adatta
al ragù napoletano ma anche alle varianti campagnole belle robuste che vedono
l’inserimento di altre carni.
Casa di Baal - Aglianico di Baal Colli di Salerno IGT
Questo
rossa nasce sulle colline vicino Salerno da agricoltura biologica adottata in
tempi non sospetti, ma come metodo di rapporto con il territorio. Un Aglianico
più morbido rispetto a quelli che abbiamo selezionato ma ugualmente efficace
soprattutto grazie alla freschezza tonica della beva che è molto efficace
nell'abbinamento con il cibo.
I Cacciagalli - Sphaeranera Roccamonfina IGT
Volendo
inserire un Pallagrello Nero, scegliamo questo, molto rustico, pensato da
questa azienda che si ispira ai principi biodinamici. Il vitigno si esprime in
maniera irruente e decisa, lavorato e affinato in anfora. Esprime un gusto
molto interessante e tipico, riconoscibile. Ecco perché lo potete abbinare al
ragù sfruttando le sue virtù gastronomiche.