Ornellaia 2005: festeggiamo davvero il ventennale della Tenuta dell' Ornellaia?

La Tenuta di Ornellaia fù fondata nel 1981, in seguito al sogno del Marchese Lodovico Antinori di dare vita ad ua nuova, eccezionale azienda vinicola, su una proprietà ereditata dai Della Gherardesca, a cui appartiene il ramo materno della famiglia. La Tenuta sorge in una zona costiera ancora selvaggia della Maremma Toscana. Ispirandosi all'esperienza fatta da Suo zio nella vicina tenuta di Sassicaia, Lodovico ha scelto di piantare Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, i vitigni più adatti a beneficiare del "terroir" del'azienda.

L'Ornellaia è vino simbolo dell’azienda, nato nel 1985 e risultato di un’attenta selezione di Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc. Il prezioso rosso è affinato in barriques di rovere francese per un periodo di 18 mesi, con affinamento in bottiglia per 12 mesi. L’annata 1998 è stata consacrata dal Wine Spectator “Miglior Vino al Mondo” e l’annata 2001 ha ricevuto i massimi riconoscimenti delle principali guide enologiche italiane e internazionali.

Per produrre l'Ornellaia le uve sono state raccolte a mano in casse da 15 kg. I grappoli attentamente valutati sono stati selezionati con cura su un doppio tavolo di cernita, prima e dopo la diraspatura. Dopo una pigiatura soffice, ogni varietà e parcella è stata vinificata separatamente dando origine ad un totale di 54 vini base interpreti della grande diversità dei terroirs della Tenuta. Alla fermentazione di una settimana in vasche d'acciaio inosiddabile alla temperatura di 26-30° C ha fatto seguito un periodo di macerazione di 18 giorni. La fermentazione malolattica è avvenuta in barriques di rovere (al 70% nuovi e 30% di secondo passaggio). L'affinamento in barriques è durato complessivamente 18 mesiin ambiente a temperatura controlla. Dopo i primi 12 mesi di affinamento è stato effettuato l'assemblaggio, e il vino è stato poi reintrodotto nelle barriques per ulteriori 6 mesi. Il vino è stato quindi sottoposto ad un ulteriore affinamento in bottiglia per 12 mesi prima dell'immissione sul mercato. E il risultato?

Di un colore rubino intenso, il vino al naso è ancora marcato dal legno e dalla vaniglia in eccesso anche se escon fuori col tempo sensazioni erbacee, di frutta rossa matura, grafite, tabacco e un lieve balsamico. In bocca il vino è caldo, morbido, rotondo, con un tannino abbastanza equilibrato e un finale di discreta lunghezza che ricalca quanto avevamo sentito al naso. Un vino forse da aspettare, forse un pò troppo "internazionale" per i miei gusti. Non me la sentirei di consigliare ad un amico di spendere, ad oggi, oltre 100 euro in enoteca per comprare questo vino. Se proprio volete bere Ornellaia stappate una bottiglia del 1998 o, se preferite, un 2001, forse l'ultima grande annata per questo vino che sta piano piano prendendo una strada troppo lontana dai miei gusti. Un'altra critica, anche a giudizio di altri amici "bevitori", riguarda la confezione nella quale è venduta la bottiglia: per il ventennale mi sarei aspettato un astuccio in legno e non in cartone che, tra le altre cose, lascia spesso il suo colore viola sull'etichetta della bottiglia. Parlando poi di formati maggiori, la serigrafia celebrativa in oro è troppo delicata e si rovina facilmente.

Nota di colore: da Christie' s a New York la Salmanazar di Ornellaia vendemmia 2005 da 9 litri , esemplare unico al mondo, è stata battuta all'asta per quasi 28 mila euro...Complimenti!!

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