Avete mai sentito parlare di Tor de Passeri, Cacchione, Albarosa, Chiapparone o Usignola? No? Bene, allora non avete mai degustato i vini dell'azienda vitivinicola Strade Vigne del Sole. L'Azienda come marchio nasce nell'aprile 1998, ma ha alle spalle l'esperienza e la cultura vinicola databile 1730, ma soprattutto del Cav. Antonio Cugini che fino al 1977 "serviva" i migliori locali di Roma con i suoi eccelsi vini, ma che a causa di un terribile incidente con il trattore, fu costretto a conferire le uve alle cantine sociali o venderle a vinificatori privati nonostante la determinatezza e la forza di volontà della moglie, Elisabetta e dei quattro figli allora ancora molto piccoli. Ciò nonostante, non ha mai abbandonato le oltre trentotto tipologie di vitigni autoctoni dei Castelli Romani, che con la corsa alla produzione degli anni '70-'80, erano ormai andate perse del tutto se non estinte. Oggi il Cav. Antonio Cugini con grande soddisfazione ha avviato all'antica professione il figlio Alessandro, classe 1975, ed insieme animati dalla passione di sempre e da quella cultura vinicola ormai persa, stanno ritirando fuori tutti quei sapori di un tempo che resero famosi in tutto il mondo i vini cosidetti "castellani" utilizzando esclusivamente vitigni autoctoni recuperati tanto da suscitare l’attenzione dei ricercatori di Conegliano Veneto e da ricevere lo status di azienda sperimentale. Dal 1998 ad oggi hanno recuperato dodici tipologie di vini che hanno portato l'azienda, nel corso degli anni, a ricevere numerosi riconoscimenti, fra i quali in ordine di tempo, quello ottenuto presso l'Enoteca Italiana di Siena, con l'ammissione del Grugnale, del Morato e del Tradizionale Rosso, quest'ultimo giudicato nel 2002 come miglior vino d'Italia per rapporto qualità prezzo al Salone del Gusto di Torino.
La vinificazione, che pur rispettando la tradizione si avvale di moderne attrezzature, prevede sempre una pressatura soffice, fermentazione in cisterne termocondizionate dove, per i bianchi, è prevista una temperatura controllata di 13° con il conseguente allungamento dei tempi di fermentazione di oltre due mesi, mentre per i rossi la temperatura sale a 23°. La scelta di questo formato intermedio è stata resa necessaria dalla ricerca di quei sapori di un tempo tipici dei vitignio autoctoni laziali che l'azienda cerca di difendere, da qui la necessità di avere selezioni delle masse per creare successivi tagli a seconda delle specifiche esigenze. I terreni, invece, sono localizzati a Montagnano, vicino ad Ardea, a Colle dell'Asino, vicino Ciampino, e a Valle Preziosa, vicino Grottaferrata dove, tra l'altro, si trova la nuova cantina.
Il Cavalier Cugini e suo figlio Alessandro mi hanno fatto degustare, durante la visita in cantina, molti dei loro vini che, a mio giudizio, trovo tutti gradevolissimi e dal rapporto qualità/prezzo straordinario costando al massimo dieci euro. Tra quelli da me provati metterei in risalto:
Adelaide 2005: da uve trebbiano giallo, trebbiano verde, malvasia rossa, pecorino, cesanese bianco, chiapparone, tutti in ugual misura, il vino ha un colore giallo carico e presenta al naso intensi aromi di pesca matura, frutto della passione e fiori gialli, ma anche splendidi richiami di salvia e peperone giallo, tipico sentore conferito dal vitigno pecorino. In bocca il vino è di media grassezza e avvolgente, con un finale molto lungo giocato su toni fruttati ed erbacei. Bellissima scoperta per un vino bianco unico.
Albarosa 2005: forse l'unico vino rosato da uve rosa. E già perchè il vitigno autoctono Albarosa è un uva a bacca rosa ciclamino che viene vinificata in rosso con una fermentazione sulle bucce per circa 10 giorni a 18°. Un vero caso raro. Il vino che ne esce si presenta di un bel colore rosa e presenta al naso sentori pepe rosa, menta, fragolina di bosco e ciliegia. In bocca è intenso, di buona sapidità, e dopo la deglutizione lascia il palato fresco in quanto ritorna la bella scia mentolata che avevamo sentito all'olfattiva. Grande vino che, grazie alla vinificazione in rosso, durerà per molto tempo senza che il colore ne risenta minimamente.