Hermann Dönnhoff, vignaiolo vero, ha la sua proprietà e il suo mondo nel paese di Oberhausen an der Nahe, all'interno della regione vitivinicola della Nahe. La sua famiglia fa parte del mondo del vino da oltre duecento anni: Herrmann Dönnhoff, colto da inesorabile passione per il riesling, comprò i primi vigneti disponibili nel 1750.
Considerato uno dei grandissimi produttori di Germania, Dönnhoff è una vera e propria leggenda vivente e il suo dire "I miei vigneti sono come i miei figli" fa capire a tutti quanta attenzione è prestata al lavoro in vigna.
Considerato uno dei grandissimi produttori di Germania, Dönnhoff è una vera e propria leggenda vivente e il suo dire "I miei vigneti sono come i miei figli" fa capire a tutti quanta attenzione è prestata al lavoro in vigna.
La proprietà, attualmente, si estende per oltre 12 ettari, ed è frazionata in parcelle localizzate nei comuni di Bad Kreuznach (Mollenbrunnen, Osterhöll), Niederhausen (Hermannshöhle), Norheim (Dellchen, Kirschheck), Oberhausen (Brücke, Felsenberg, Kieselberg, Leistenberg) e Schloßböckelheim ( Felsenberg, Kupfergrube). Il 75% di questi appezzamenti, che presentano un solo vulcanico o di ardesia, è piantato con Riesling, il resto con Pinot Bianco e Pinot Grigio.
Il vino che ho degustato, che proviene dalla miglior vigna aziendale, la Niederhäuser Hermannshöhle, di un bellissimo giallo paglierino, presenta al naso sensazioni di frutta esotica (ananas, frutto della passione), pesca sciroppata, fico secco, pompelmo candito e una lieve nota ammandorlata. In bocca entra deciso, intenso, grasso, con una vena acida ben evidente che dona grande freschezza. Molto lungo ed elegante il finale. Un altra grandissima espressione di un vitigno, il riesling, che sto cominciando ad amare alla follia.
1 commento:
In Germany we´ve got really got white wines. But the best red one I ever drank was the 1994 Bardolino.
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