Da Donatella Cinelli Colombini, ideatrice di ''Cantine aperte'' e autore di due manuali sul turismo del vino arrivano le informazioni piu' specifiche sulla nuova segmentazione dell'offerta e della domanda di enoturismo. I 4 target in cui e' possibile dividere i turisti del vino: amanti del lusso, super esteri, turisti del vino e turisti per caso danno origine a tre tipologie di cantine aperte al pubblico. Ci sono le cattedrali di cui fanno parte le cantine d'autore che in Italia portano la firma di Renzo Piano, Gae Aulenti e Piero Sartogo, le cantine con identita' forte cioe' gli scrigni dei grandi produttori dove bussano i super esperti, le cantine classiche che proliferano imitandosi una con l'altra e le funzionali, dove domina la tecnica. L'analisi porta a 4 identikit di turisti del vino: l'amante del lusso e' quasi sempre straniero e adora le cantine famose e aristocratiche, il super esperto aspira a un numero illimitato di degustazioni in anteprima o di antiquariato. Meno ossessionato dal bisogno di collezionare cantine, il normale turista del vino coltiva il suo interesse con corsi, letture e assaggi, infine il turista per caso vede la tecnologia enologica come un elemento fortemente negativo. Ha un'esperienza diretta degli amanti del vino e del lusso Gelasio Gaetani Lovatelli d'Aragona un aristocratico che gira il mondo dando consulenze proprio ai miliardari wine lovers. Accanto alla sua testimonianza arriva quella del massimo esperto bel business enologico Nicola Dante Basile del ''Sole 24 ore'' e, a conclusione dei lavori, Eugenio Magnani Direttore Generale Enit (agenzia nazionale del turismo) ha disegnando il quadro d'insieme dell'enoturismo. E' un comparto che accresce la sua importanza ogni anno e prende caratteri propri staccandosi dagli altri turismi, soprattutto e' un segmento che tiene nonostante la crisi e anzi accetta la sfida con i competitori esteri rinnovandosi e qualificandosi costantemente.
Fonte Adnkronos
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