E' in arrivo l'albo dei sommelier?

La notizia l'ho letta poco tempo fa sulla home page del Gambero Rosso. All'inizio non ci volevo credere, pensavo di aver letto male ma, invece, è tutto vero. I senatori Gamba, Butti, Saia, Totaro e Amoruso hanno posto in essere un disegno di legge per la discliplina della professione di sommelier.
Leggendo la bozza di decreto si legge che questo ha come obiettivo la"regolamentazione organica e uniforme della professione di sommelier, che ne disciplini le caratteristiche, i contenuti e i limiti dell’attivita, le forme e i requisiti di accesso, la formazione". La parte più "significativa" del decreto, e per me aberrante, è contenuta negli articoli 2,3 e 4. In pratica l'articolo 2 prevede l'istituzione di un albo provinciale dei sommelier istituito, presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Fantastico no? Scommettiamo che dovremo pagare quale euro per l'iscrizione? E poi, che utilità avrebbe questo albo? Non basta andare presso le associazioni di formazione come ad esempio AIS o FISAR e farsi dare un elenco dei sommelier certificati? Mah, un altro ordine professionale, come quello degli avvocati, degli ingegneri, etc.... L'articolo 3 prevede che per essere certificato sommelier bisognerà passare un esame (statale?) le cui modalità e contenuti saranno stabiliti dai vari Ministeri. Cioè...io che sono sommelier AIS devo fare un altro esame? E l'AIS e/o le altre associazioni di formazione che ne pensano di tutto questo? Forse l'articolo 4 va loro incontro stabilendo che "l’ammissione all’esame di abilitazione per l’esercizio della professione di sommelier di cui all’articolo 3 è subordinata ad una specifica formazione didattico-professionale conseguita, in alternativa, con diploma di laurea, diploma di istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione, statale o legalmente riconosciuto, oppure mediante corsi di specializzazione almeno biennali che prevedano adeguata formazione e addestramento attivati presso scuole di specializzazione universitaria ovvero presso istituti, associazioni o aziende, e comunque secondo programmi e in base a criteri di valutazione degli aspetti didattici e professionali specificatamente indicati nel decreto di cui all’articolo 3, comma 2". Quindi la novità del decreto sarà la creazione di un diploma di laurea specifico per esercitare la professione di sommelier? E se una persona ha fatto un corso di specializzazione di un anno e mezzo (vedi AIS) che succede? Deve fare altri sei mesi di corso (e pagare altri soldi) per poter dare sto benedetto esame statale? Oppure ci sarà una sanatoria per tutti i sommelier già diplomati per i quali l'esame verrà abbonato? Tante domande a cui chiederò delle risposte, all'AIS, alle altre associazioni di formazione e, soprattutto, ai nostri simpatici senatori...

1 commento:

Gianpaolo Paglia ha detto...

l'Italia e' il paese degli ordini professionali, piu' visti come una corporazione a difesa dei propri interessi, che a garanzia dei cittadini. Quello che gli ordini in Italia hanno portato e' sotto gli occhi di tutti: difficolta' di accesso alle professioni, mancanza di concorrenza per le tariffe, una generale inefficenza e il subordine del cittadini/consumatore. Di contro le azioni disciplinari verso il membri degli ordini si contano sempre sulla punta delle dita, anche a fronte di clamorosi disservizi.
Paesi di grandissima tradizione democratica e di diritti civili, come la Gran Bretagna, si muovono da secoli ai massimi livelli di servizio senza l'esistenza di questi mostriciattoli dalle mille teste.
L'adozione dell'ordine dei sommeliers in Italia non fa che confermare l'aforisma di Ennio Flaiano: "In Italia la situazione spesso e' drammatica, ma non e' seria".