La Renaissance des A.O.C. a Roma: scopriamo Podere Còncori

Il 13 febbraio scorso presso la Città dell'altra economia di Roma si è tenuta la manifestazione "Tasting of the Renaissance Italia " che vedeva la partecipazione dei vignaioli italiani facenti parte della "Renaissance des Aoc", gruppo creato da Nicolas Joly e che oggi può vantare sull'adesione di 152 viticoltori di 13 differenti paesi (http://www.biodynamy.com/charte-de-qualite-fr.php). Tutti gli affiliati al gruppo devono rispettare una Carta di Qualità il cui obiettivo è quello di ridare pieno significato al terroir sganciando il vino da qualsivoglia logica tecnologica il cui esasperato utilizzo in cantina provoca solo assenza di tipicità e originalità del prodotto finale. Questo significa che Tasting of the Renaissance Italia è una vera e propria fiera del vino biologico, prodotto da uve provenienti da vigneti curati con metodi esclusivamente naturali, vendemmiate a mano e vinificate solamente con lieviti indigeni, rispettando il processo naturale di fermentazione che darà vita a vini che verranno commercializzati senza alcuna chiarificazione e filtrazione (è solo possibile aggiungere un minimo di solforosa).
Aggirandomi tra i banchi di degustazione il mio interesse si è rivolto, anche per il poco tempo che avevo a disposizione, solo su alcuni produttori. Il primo di questi è Podere Còncori (http://www.podereconcori.com/), azienda toscana magistralmente condotta da Gabriele Da Prato, primo vigneron della Garfagnana e Media Valle, una zona che era totalmente priva di aziende vitivinicole quando Gabriele decise per la prima volta di produrre vino al fine di ridare dignità territoriale a questa antica produzione.
Attualmente l'azienda è composta da tre ettari di vigneto, esposto perfettamente
a sud e situato su cinque colletti a circa 250 metri di altitudine, dove vengono coltivati sangiovese, merlot, syrah e altre varietà autoctone.
Durante la mia visita al banco di assaggio ho potuto apprezzare, oltre ad un più che discreto Podere Concori bianco, il loro unico rosso aziendale, il Melograno 2007, un I.G.T. Toscana da uve Syrah, Ciliegiolo, Carrarese, Pinot Nero, più altri vitigni autoctoni. Vino di un bel rosso rubino vivace, si caratterizza per le piacevoli note di frutta di bosco, marasca, prugna, pepe ed erbe di campo. Bocca fresca, con ottimo frutto maturo e bella struttura anche se il tannino andrebbe smussato ancora un pò. Finale di discreta lunghezza per un vino caratterizzato da una bellissima beva. Prima di andar via dal banco di degustazione mi è stata offerta un piccola chicca finale: una vendemmia tardiva da uva Gewurztraminer più altri vitigni autoctoni locali. Un vino molto interessante, ancora in fase di affinamento, che presenta floreali note di rosa canina, peonia e fragola di bosco. Attenderò con ansia la commercializzazione.

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