Domenica 22 Febbraio, finalmente la Fortezza di Montalcino ha aperto le porte anche ai non addetti ai lavori che, finalmente, hanno potuto apprezzare la nuova (grande?) annata del Brunello, la 2004, da molti (ma non da tutti) riconosciuta come un'annata da ricordare, un'annata a cinque stelle. Grande pubblico per una kermesse che poteva vantare sulla presenza di ben 146 produttori provenienti da tutta la zona di Montalcino (accidenti non pensavo ne esistessero così tanti!). Dura per un blogger degustare tutto e, infatti, eccomi qua a scrivere e segnalare solo le aziende che per un verso o per l'altro meritano una citazione:
Poggio dell'aquila - Brunello di Montalcino 2004: da una piccola azienda un gran bel Brunello, sicuramente di stile tradizionale, molto austero e dai contorni aromatici di liquirizia e piccoli frutti rossi. In bocca il vino è ricco, equilibrato e dotato di discreta persistenza. Un produttore di cui sentiremo parlare nel futuro.
Podere San Lorenzo - Brunello di Montalcino 2004: il mio amico Luciano non finisce mai di stupirmi col suo vino che in questa annata presenta un naso molto intenso di viola, frutti rossi e un leggero speziato. Al palato mostra stoffa da vendere con una trama tannica molto levigata, potente ed elegante. Vino di grande personalità.
Caparzo - Brunello di Montalcino 2004 Vigneto La Casa: da questo Cru aziendale posto a 275 metri di altezza con esposizione sud-sud/est nasce questo Brunello, molto tipico nelle sue note olfattive anche se in bocca risulta ancora tanto giovane, irruento nell'alcol e tanto ruvido col tannino. Forse un altro pò di bottiglia gli avrebbe fatto bene. Da aspettare sicuramente.
Castelgiocondo - Brunello di Montalcino 2004: vino molto simile al precedente con un naso molto floreale e fruttato ma che al palato risulta ancora troppo scisso tra le sue componenti morbide e dure. Sicuramente da attendere anche se difficilmente uscirà fuori un fuoriclasse...
Coldisole - Brunello di Montalcino 2004: naso molto scuro caratterizzato da note terziarie di humus, viola passita e frutta rossa matura. Al palato il vino risulta una piacevole sorpresa, grande equilibrio e persistenza. Se il tempo gli fornirà anche carattere sarà un gran vino.
Il Colle - Brunello di Montalcino 2004: naso evoluto di fiori secchi, terra bagnata e frutta matura in confettura. In bocca ha buona corrispondenza con il naso e una struttura tannica ben equilibrata dall'alcol. Bella persistenza. Piacevole sorpresa.
La Serena - Brunello di Montalcino 2004: naso molto matura con una prevalenza di sentori selvatici e di sottobosco. Elegante e sapido al gusto. Un vino che si lascia bere senza grandi esaltazioni.
Lambardi - Brunello di Montalcino 2004: naso incentrato su note di fiori, frutti di bosco e talco. In bocca è ricco e polposo anche se forse gli alcoli non sono ancora perfettamente integrati.
Le Macioche - Brunello di Montalcino 2004: all'olfattiva il vino presenta intensi profumi floreali e una straordinaria freschezza. Fine ed equilibrato in bocca, Le Macioche è un Brunello da tenere sicuramente in cantina.
Le Ragnaie - Brunello di Montalcino 2004: il mio amico Riccardo mi presenta un vino dai variegati toni floreali seguiti da tantissima frutta di bosco e da una bella e intensa scia balsamica. Al palato è coinvolgente, di corpo, con un buon equilibrio e buona persistenza. Vino dal bellissimo futuro!
Lisini - Brunello di Montalcino 2004: naso molto intenso che evoca la fragolina di bosco, il ribes, la viola mammola e le spezie nere. Al palato il vino scopre la sua bella struttura le cui componenti avvolgono una notevole quantità di tannini maturi, rendendo l’assaggio già molto gradevole in questa fase giovanile. Sicuramente uno dei migliori Brunello degustati.
Mastrojanni - Brunello di Montalcino 2004 Vigna Schiena d'Asino: qua siamo di fronte al capolavoro assoluto, un vino che stacca nettamente tutti gli altri (anche a detta di tanti giornalisti conosciuti). Un Brunello che già oggi lascia stupiti dove frutta, fiori e spezie formano un bouquet aromatico da lasciare senza fiato. Al palato possiamo notare la tanta "ciccia" del vino anche se il tutto è perfettamente integrato in un equilibrio da vero numero uno. Grande oggi e sicuramente grandissimo tra qualche anno questo Brunello 2004. Mastrojanni ha davvero lavorato bene.
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