Interessante articolo apparso su The Drink Business che mette insieme i dieci migliori collezionisti di vino al mondo.
Il primo di questi è il tedesco Hardy Rodenstock che attorno agli anni '80 era diventato famoso per le sue maratone di degustazione come quella organizzata dal 30 agosto al 5 settembre 1998 dove ha messo a disposizione la sua collezione di Château d'Yquem dal 1784 al 1991 (125 annate). Si parla anche di Rodenstock la una bottiglia messa da lui messa all'asta, una Chateau Lafite, con le iniziali THJ che molti attribuiscono all'ex presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson.
Hardy Rodenstock - Foto: thedrinkbusiness.com |
Altro importante collezionista è Leslie Rudd, titolare di uno dei migliori ristoranti della Napa Valley, che si stima abbia nella sua cantina oltre 10.000 rari vini della famosa regione vitivinicola dalla California. Ad oggi, si dice, la più grande collezione di vino della Napa Valley.
Leslie Rudd - Foto: thedrinkbusiness.com |
Michel-Jack Chasseuil è considerato uno dei più grandi collezionisti al mondo vantando almeno 40.000 bottiglie delle più prestigiose cantine francesi. La sua fama è talmente popolare che quest'anno è stato tenuto ostaggio da alcuni ladri che volevano entrare nella sua mitica cantina che, nonostante tutto, ha retto all'intrusione tanto che i delinquenti sono andati via solo con vini di scarso valore.
Michel-Jack Chasseuil - Foto: thedrinkbusiness.com |
Rudy Kurniawan fino a poco tempo fa era considerato uno dei principali collezionisti di vino al mondo fino a quando non si è scoperto che i vini che vendeva all'asta erano palesemente taroccati dallo stesso Kurniawan che, secondo gli inquirenti, avrebbe mescolato vino vecchio con le nuove annate dello stesso creando così almeno 12.000 bottiglie di false annate dei più grandi Chateau mondiali. Oggi Kurniawan sconta una pena di 10 anni di reclusione ed è stato obbligato a pagare circa 30 milioni di dollari come risarcimento per le tante truffe prodotte.
Rudy Kurniawan - Foto: thedrinkbusiness.com |
Sir Alex Ferguson, ex manager del Manchester United, è un noto wine lover che ha acquistato moltissime grandi bottiglie nel corso della sua carriera. Alcune di queste, tra cui una grande quantità di Domaine de la Romanée-Conti, un Petrus 2000, un imperiale di Sassicaia 2005 e di Ornellaia 2006, sono state vendute quest'anno nel corso di tre aste di beneficenza organizzate da Christie’s. La vendita ha fatturato oltre 2 milioni di sterline.
Alex Ferguson - Foto: thedrinkbusiness.com |
Il miliardario americano Bill Koch è un appassionato collezionista di vino ma entra nella classifica sicuramente per il maggior numero di fregature prese durante le aste. Infatti, oltre ad aver citato Hardy Rodenstock per l'acquisto del Lafite firmato Thomas Jefferson, lo stesso Koch ha citato altre importanti case d'aste perchè sostiene che queste gli abbiamo rifilato almeno 200 bottiglie false tra il 2005 e il 2006 per un valore di oltre due milioni di dollari. Insomma, Koch pare un pò il pollo in un tavolo da poker...
Bill Koch - Foto: thedrinkbusiness.com |
Un altro collezionista di vini di alto profilo è il compositore Andrew Lloyd Webber che pare sia cresciuto a sorsi di Barolo grazie all'amore dei suoi zii per il grande vino italiano. Collezionista fin da giovane (in una intervista ha ricordato la sua prima volta con uno Chateau Palmer del '61), nel 2011 ha venduto ha venduto parte della sua vasta collezione realizzando un fatturato di oltre £ 3.500.000. Webber, comunque, mantiene gran parte della sua collezione di vini rari e preziosi nel suo rifugio di campagna in Hampshire.
Andrew Lloyd Webber - Foto: thedrinkbusiness.com |
Robert Rosania, un agente immobiliare di New York, è considerato uno dei più grandi collezionisti di Champagne del mondo. Pur avendo iniziato a raccogliere Champagne a soli 10 anni fa, Rosania ha accumulato una vasta collezione di rarissimi Bollinger, Taittinger, Pol Roger, Krug, Philipponnat, Dom Pérignon, che nel 2012 ha venduto ad un'asta realizzando oltre 600.000 sterline. Tra le bottiglie era presente anche una magnum di Cristal 1964.
Gene Mulvihill, titolare del ristorante Latour nel New Jersey, è il proprietario di una delle più grandi collezioni di vino nel mondo visto che parliamo di circa 135.000 bottiglie di vino. La collezione vanta delle verticali fantastiche come, ad esempio, oltre 100 annate di Chateau Latour (1863-2009) e selezioni di Cheval Blanc, Ausone, Haut Brion, Lafite, Margaux, Mouton e Petrus.
Gene Mulvihill - Foto: |
Tra i maggiori collezionisti al mondo, storicamente, non si può non nominare Thomas Jefferson, il terzo presidente degli Stati Uniti, la cui passione per il vino era talmente forte che è stato definito il primo esperto di vino negli Stati Uniti. La sua passione pare sia nata grazie a George Wythe, suo mentore legale in giovane età, che era famoso per il suo amore per i grandi vini francesi che Jefferson potè successivamente studiare dopo che, nel 1785, successe a Franklin come ambasciatore in Francia. A Parigi, infatti, Jefferson visse per cinque anni e in quel periodo, oltre a viaggiare a Bordeaux e in Borgogna soventemente, acquistò una grande collezione di vini francesi che egli stesso avrebbe poi successivamente marcato con le proprie iniziali.
Prima della sua presidenza, inoltre, Jefferson agì come wine advisor per George Washington. Durante i suoi due mandati come presidente, Jefferson pare aver speso oltre 16.000 dollari di vino.
Thomas Jefferson - Foto: thedrinkbusiness.com |
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