Tra il Chianti di Lamole e quello di Radda

Come sempre il  mio amico Davide Bonucci, presidente dell'Enoclub Siena, organizza in Toscana degustazioni non solo di grande livello ma anche didattiche.
L'ultima è stata strutturata la scorsa settimana a Lamole in occasione della manifestazione "I Profumi di Lamole" che ogni anno presenta la produzione del suo Chianti Classico.


Il wine tasting, totalmente alla cieca, prevedeva il confronto fra i Chianti Classico 2009 di Radda e quelli di Lamole per capire, se ci sono, differenze tra le due espressioni territoriali.

Ovviamente le figuracce che ho fatto sono state notevoli ma, a prescindere da tutto, voglio raccontarvi di due/tre vini che mi hanno fatto grande impressione. Alcuni, come vedrete, sono vere e proprie new entry per gli appassionati.



Pruneto - Chianti Classico 2009 : il loro vino non mi ha mai fatto traballare dalla sedia ma questo 2009 è davvero bello per il suo naso ben espresso tra frutta rossa e fiori e per una bocca intensa e vellutata caratterizzata da tannini ben fusi e grande equilibrio. Un Chianti dal buon rapporto q/p.



Montevertine - Pian del Ciampolo 2009 : sono sempre più convinto che Martino, adoratore di Borgogna, vinifichi questo IGT in terra francese. Ha tutto per essere considerato un grande village.

Fattoria di Lamole - Chianti Classico Vigna Grospoli 2009: come si fa a non mettere questo vino a Lamole? E' un grande vino di territorio che pare abbia discendenza diretta con ogni tipologia di fiore rosso presente sulla Terra. Eterea, setosa ed elegante la bocca. Paolo Socci, i love you!

Caparsa - Chianti Classico Caparsino Riserva 2009: è la seconda volta che bevo questo vino e, dopo qualche mese dalla mia prima volta, trovo un Chianti ancora più profondo e complesso. Il Caparsino di Paolo Cianferoni quasi nebbioleggia con le sue note di agrume e viola. Bocca freschissima, coerente, dotata di un finale di bella lunghezza.



Bibbiano - Chianti Classico Montornello 2009: l'intruso, non essendo nè di Radda nè di Lamole, ha conquistato tutti per la sua freschissima vena agrumata dove l'arancia sanguinella la faceva da padrone accanto a meno marcati accenti di lampone, mammola, eucalipto. Gran bella bocca, minerale, agrumata, sottile, dotata di fitti tannini e sapida persistenza. Bella sorpresa!

Poggerino - Chianti Classico 2009: mettere il naso nel bicchiere e ritrovarsi in un cesto di frutta rossa croccante che si trasforma in seta dello stesso colore in bocca.Tannino di grana fine, bellissimo equilibrio, meno acido dei precedenti vini ma sicuramente più rotondo e pronto. Altra bella sorpresa.




Podere Castellinuzza - Chianti Classico 2009: è il vino dell'estate, ha una straordinaria nota di anguria e frutta rossa in macedonia che, più che berlo, te lo mangeresti! Solo ancora troppo giovane ma il resto, sorso compreso, è davvero ottimo. 

I Fabbri - Chianti Classico Terra di Lamole 2009: il "base" di Susanna è sempre una piacevole conferma. Succoso, polposo, deciso quanto basta e, soprattutto, territoriale. 

Val delle Corti - Chianti Classico 2009: giovanissimo eppure già profondo e luminoso.  Sorso fresco e beva compulsiva. Roberto Bianchi è diventato davvero uno dei grandi del Chianti. 

Le Masse di Lamole - I Cortacci di Lamole IGT 2011: et voilà, ecco il colpo a sorpresa. Dopo una 2009 problematica che non aveva lasciato grandi ricordi a nessuno, Davide arriva con questa bottiglia di riserva che ha sorpreso tutti per il suo essere intensamente floreale e lamolese. E' un vino con poca gravità che va ascoltato ed ammirato. Piccola curiosità: è un blend di Sangiovese 80%, Canaiolo 5%, Malvasia e Trebbiano bianchi 15%. W la vecchia ricetta del Chianti!




Vi lascio con una splendida vista da Lamole


2 commenti:

Daniele Serafini ha detto...

Grandi vini che ho scoperto da poco. Comunque, per info, il Chianti Classico di Podere Castellinuzza non fa legno, solo cemento.

Andrea Petrini ha detto...

Pensa che al tavolo abbiamo dato tutti per scontato che facesse un pò di legno per la nota evidente...mah..grazie della correzione