Primo errore: non c'è vino senza solfiti, magari c'è quello senza solfiti aggiunti ma la fermentazione, se non erro, crea naturalmente la sostanza che è presente nel vino.
Secondo errore: cazzarola se ci sono vini buoni senza solfiti. Esempio: l'Esperienze di Gaspare Buscemi!
A corredo di tutto ciò copio ed incollo un intervento di Elisabetta Angiuli, bravissima enologa, che fa chiarezza sul tema: "Per mera curiosità, non solo è ammessa la solforosa nei vini bio, ma anche
in quantitativi notevoli. Vini rossi:100 mg/l sotto i 2gr zucchero, 120 tra 2 e
5gr zucchero, 170 mg sopra i 5 gr zucchero residuo. Bianchi e rosati: 150 mg/l
sotto i 2 gr/l zucchero, 170 mg tra 2 e 5 gr /l zucchero e ben 220 mg/l sopra i
5 gr di zucchero residuo!!! Il famoso regolamento bio è una mezza bufala frutto
di contrattazione e sui limiti di solforosa l'hanno spuntata i fratelli
d'oltralpe che ne hanno più bisogno! Mi permetto di aggiungere un'ultima cosa:
gli stessi lieviti, maggiormente i selvaggi, producono solforosa, tanto è vero
che anche lì dove effettivamente non venga aggiunta, quindi nei vini naturali,
è possibile dichiararne l'assenza in etichetta solo se inferiore ai 10 mg/l.
Fonte: Winenews,it |
Nessun commento:
Posta un commento