Il vino diventa motivo di tensione internazionale tra Turchia, Israele e Palestina

Non potrei mai essere un buon musulmano, bevo troppo alcol e penso troppo al sesso però, a volte, per farli incazzare certa gente ce la mette tutta.
Alcune agenzie di stampa hanno riportato che nelle ultime ore c'è della "maretta" tra Israele, Turchia e Palestina a causa dell'organizzazione del Be'er Sheva Wine Festival che qualche fenomeno ha deciso di mettere in piedi nella piazza attigua alla Grande moschea cittadina.

La location della disputa. Fonte: http://vestnikkavkaza.net

La Turchia, seguita dalla Palestina, non si sono fatte sfuggire l'occasione per tirare le orecchie agli organizzatori. In particolare il Professor Muhamed Gurmiz, capo della Direzione turca per la religione, ha inviato una lettera ad Israele sollecitando il rispetto per i musulmani e per convincere la società che organizza il festival di tenere altrove la festa visto che la location è considerata sacra ed è un monumento dell'Impero Ottomano.

Nel frattempo Israele ha espresso sorpresa per le accuse ricordando che il festival si svolge per la sesta volta nello stesso luogo senza che nessuno abbia avuto problemi con esso. Il festival, si tiene a sottolineare, si tiene inoltre decine di metri di distanza dal recinto della moschea per cui, il  monumento è particolarmente lontano.

Momenti del Festival del 2011. Foto: http://www.katherinemartinelli.com

A tutto questo si aggiungono le minacce di gruppo massimalista palestinese attivo a Gaza - i Comitati di resistenza popolare (Crp) -  che, secondo l'Ansa, minaccia di aprire le porte dell'inferno se la manifestazione avrà luogo.

Come finirà la vicenda? Le ultime notizie parlano di una ritirata dell'organizzazione che sta pensando di proporre il festival a debita distanza. E te credo...

Che tristezza, siamo nel 2012 e ancora il vino e la religione può dividere i popoli. A volte mi sento fortunato a vivere in Italia....


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