Io ti assumo, te in cambio mi dai....quel vino

La notizia è fresca di stampa, la Perugina, ormai Nestlè, ha proposto ai suo dipendenti di San Sisto, padri o madri, di decurtarsi orario di lavoro e, conseguentemente, stipendio  in cambio dell'assunzione dei figli. 
In pratica si è chiesto ai lavoratori di rinunciare a 10 ore di lavoro settimanali, passando da 40 a 30 con riduzione di circa il 20% del loro stipendio, in cambio dell'assunzione del figlio con contratto di apprendistato con una retribizione media di 800 euro a patto che abbiano “un profilo professionale adatto alle esigenze della produzione”.

Questo, in tempo di crisi, è ciò che succede in Italia. Lavorare meno per lavorare tutti.

C'è chi, in tempo di austerity, propone un altro tipo di scambio.


A Mackay, in Queensland (Australia), un padre lancia un accorato appello sul quotidiano locale: "Birra gratis per 12 mesi. 50 cartoni in cambio di un contratto di apprendista elettricista per mio figlio di 19 anni".

Facendo due conti si tratta di un cartone a settimana per un costo totale che si aggira sui 1.700 dollari, un investimento che, stando alle ultime notizie, non è che abbia fatto molta presa sugli imprenditori locali. Finora, infatti, molti contatti ma nessuna proposta seria per il giovane disoccupato il cui padre, forse, dovrà cambiare metodo o birra in palio.

Ma, e la domanda sorge spontanea, se foste voi a decidere della sua assunzione, per quale vino sareste disposti a fargli sto benedetto contratto?

Fonte: TGCom

1 commento:

Francesca Pasqui ha detto...

Probabilmente con il mio preferito: Alto Adige Gewürztraminer Kolbenhof di Hofstätter! Purtroppo però ho solo 22 anni, devo ancora cominciare la magistrale e quindi, anziché ricevere, dovrò essere io a fornir vino a qualcuno in cambio di lavoro! :'D