Polemica a Istanbul, dopo che lunedì, a una donna che trasportava 4 bottiglie di vino durante il Ramadan, il mese del digiuno islamico, è stato imepdito di salire su un traghetto sul Bosforo. La Ido, la società che gestisce il trasporto via acqua nella megalopoli sul Bosforo, ha inviato una lettera di scuse, ma questo non è bastato a smorzare la polemica sui giornali. Lunedì mattina, Ceren Sungu, stava per imbarcarsi da Burgazada, isola al largo di Istanbul, verso Kabatas, fermata della parte europea della megalopoli. L'imbarco le è stato impedito da un addetto della Ido, che ha cominciato a urlare contro di lei perché stava trasportando vino durante il Ramadan e le ha impedito di salire sulla nave.
Istanbul Foto: Acam.com |
La Ido ha inviato una lettera di scuse. Il quotidiano Hurriyet però ha riportato che, secondo la municipalizzata, si è trattato di un'imcomprensione. "Ido - si legge nella lettera - non ha alcuna restrizione sul trasporto di bevande in bottiglie chiuse. È stata avviata un'inchiesta dopo la denuncia. Ci scusiamo la consumatrice che è stata maltrattata per questo incidente".
Il fatto non è sfuggito alla stampa. Ieri Vedat Minor, giornalista del quotidiano di opposizione Milliyet, in un editoriale pubblicato ieri si chiedeva "Viviamo in Arabia Saudita o Iran? È proibito portare vino nelle nostre case? Siamo, come cittadini, non autorizzati a portare vino nelle nostre case?".
Il fatto non è sfuggito alla stampa. Ieri Vedat Minor, giornalista del quotidiano di opposizione Milliyet, in un editoriale pubblicato ieri si chiedeva "Viviamo in Arabia Saudita o Iran? È proibito portare vino nelle nostre case? Siamo, come cittadini, non autorizzati a portare vino nelle nostre case?".
Fonte: TMNews
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