Ieri sera in effetti è stata proprio una bellissima serata quella che abbiamo passato all'Osteria Quinto Quarto di Roma con i vini di Donnardea nonostante la città fosse spazzata da un nubifragio tremendo.
E' stato un vero piacere e, per molti, una gradita sorpresa, presentare ai nostri vecchi e nuovi soci i vini di questa azienda vitivinicola tutta al femminile che ha nel suo DNA l'amore per la propria terra, quella di Ardea, e la ricerca del gusto della qualità.
Il menù, tutto di cucina romana ideato e curato dallo chef Filippo Santarelli, proponeva una serie di abbinamenti gastronomici molto interessanti:
Fingerfood assortito ai profumi della cucina romana: Aspic tonno e pomodorini, Pomodorini canditi ripieni di riso venere al sugo di coda, piccola terrina di lattuga brasata e prosciuttto, polpettine di trippa.
Abbinamento : Rosato Donnardea IGT 2007
Iniziamo alla grande con un antipasto molto particolare e gradito a tutti i nostri ospiti. Il Rosato Donnardea, il preferito di Veronica, da uve ciliegiolo e sangiovese, con i suoi profumi di fragolina, ciliegia e rosa e il suo gusto fresco e lievemente sapido, si sposava benissimo soprattutto con l'aspic di tonno e pomodorini e con la terrina di lattuga brasata e prosciutto. Un vero matrimonio d'amore per una partenza non convenzionale (teoricamente iniziare con un rosato e passare ad un bianco non si fa, ma noi vogliamo sperimentare o no??).
Tortelli di pesce in salsa di broccoli romaneschi e olio di pecorino.
Abbinamento : Colli Albani Superiore Donnardea DOC 2007
Ottimo primo piatto, una vera sorpresa trovarmi nel piatto quei bellissimi tortelli, leggermente gratinati, che con la salsa di broccoli romaneschi creavano una fusione di sapori (e di odori) terribilmente intrigante. Azzeccatissimo secondo me l'abbinamento con il bianco "base" dell'azienda, un blend di Malvasia e Trebbiano del Lazio, Malvasia Puntinata, Trebbiano Verde, Cacchione e Bombino, che con il suo bouquet di frutta e fiori bianchi ed erbe aromatiche e la vivace acidità, creava un connubio perfetto con il primo piatto. Un vino "jolly" che può andar bene da aperitivo così come a tutto pasto.
Stringozzi acqua e farina alla carbonara
Abbinamento : Bombino Bianco Donnardea IGT 2006
La carbonara del Quinto Quarto rappresenta per me l'archetipo della cucina romana: grande sapidità, gusto e potenza dei sapori. Tanto pecorino romano e ottimo guanciale croccante per una pasta che, onestamente, nè io nè altre persone avevano mangiato così buona (c'è chi ha fatto una scarpetta talmente vigorosa che il piatto sembrava nuovo di zecca). Il vino abbinato, il Bombino, rappresenta uno dei vanti di Donnardea in quanto è stata la prima azienda a credere in questa uva e, per questo,a vinifcarla in purezza. L'abbinamento purtroppo non è stato stavolta felicissimo in quanto il vino, molto complesso su note di mela cotogna, burro di arachidi e nocciola, a causa della sua evoluzione (era pur sempre un bianco 2006) mancava di quella vena acida e quella struttura che avrebbero dovuto contrastare la grande sapidità, dolcezza e grassezza della carbonara.
Tasca di vitellone cotta a bassa temperatura con ripieno di funghi e pecorino stagionato. Abbinamento: Syrah Donnardea IGT 2007
Un secondo piatto molto semplice ma davvero squisito, una carne che si scioglieva letteralmente in bocca è stata la compagna ideale di questo Syrah Donnardea che per me, ma anche per altri, è stato la vera sorpresa con il suo naso di frutta rossa matura, pepe nero, cuoio e un tocco di cioccolato fondente. In bocca è caldo, di bella struttura e con tannini levigati. Finale di media persistenza per un vino in cui Donnardea crede molto. Peccato che non sia recensito dalle guide.
Il dolce è stata una vera sorpresa dello chef con un bicchierino di zabaione con cereali e una spuma di meringa croccante. Finale da leccarsi i baffi.
Un ringraziamento speciale va a tutti i partecipanti della serata per l'ottima compagnia, soprattutto a Veronica Trasmondi e suo marito in rappresentanza di Donnardea, e a Filippo Santarelli e Federico Iannacci dell'Osteria Quinto Quarto per l'ottima cucina e servizio.
Alla prossima con Enoclub Roma!
1 commento:
Per onor di cronaca, e per giusta assegnazione dei meriti, il dolce è una creazione di uno dei due aiuti presenti in cucina, Christian. Christian è uno chef non solo dotato di grandissima tecnica e preparazione, ma soprattutto di grandissima passione. Insomma uno di cui sentiremo parlare.
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