di Lorenzo Colombo
L’occasione era quella d’assaggiare il Bacca, il nuovo vino prodotto con uva verdese, l’unico vitigno autoctono del territorio lariano, anche se originario dell’alto lago e non della zona del Parco del Curone. Ma, già che c’eravamo, ne abbiamo approfittato per degustare l’intera produzione de La Costa, azienda situata a La Valletta Brianza, nel Parco del Curone.
L’azienda
L’azienda La Costa nasce (quasi per gioco o per meglio dire come hobby) nel 1992, quando Giordano Crippa acquista una vecchia cascina abbandonata da anni e il terreno che la circonda nel Parco del Curone e vi mette a dimora una vigna di Riesling a 400 metri d’altitudine, due anni dopo viene impiantato in località Muneda del Pinot nero. Nel 2000 esce il primo vino, il Solesta prodotto con uve Riesling e poco dopo è seguito dal San Giobbe frutto di Pinot nero.
Nel 2002 viene aperto l’agriturismo presso la Cascina Galbusera nera e nello stesso anno vengono inaugurati gli alloggi nelle Cascina La Costa.
Nel 2008 nascono il Seriz, da uve merlot e syrah ed il Calido, un passito rosso e negli anni seguenti escono altri vini tanto che ora l’azienda produce circa 45.000 bottiglie/anno.
Nello stesso anno, il 2008 nasce Igt Terre Lariane, un’indicazione geografica che si sviluppa su un territorio assai vasto, che comprende quasi duecento comuni delle province di Como e di Lecco. La zona maggiormente vitata e di maggior produzione, è quella situata attorno alla collina di Montevecchia, dove sono situate i due terzi delle aziende, altra zona importante è quella attorno a Domaso, nell’alto lago. L’anno dopo viene fondato, ad opera di sette produttori, il Consorzio Vini Igt Terre Lariane al quale attualmente aderiscono 25 aziende.
Le bottiglie prodotte nel 2022 sono state 186.000 da 29 aziende (17 vinificatori e 12 imbottigliatori- fonte Valoritalia che è l’ente certificatore), 140.000 di queste bottiglie sono prodotte dalle quattro più importanti aziende. Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento nella produzione di Spumanti Metodo Classico realizzati a partire da diversi vitigni, anche non molto convenzionali, al momento però questi vini non possono fregiarsi dell’Igt ma vengono commercializzati come VSQ (Vino Spumante di Qualità) con quest’ultimi sono una settantina le etichette di vino in commercio. La maggior parte dei vini viene vinificata in un’unica cantina, a tal proposito è stata formata una cooperativa, un poco anomala per la verità, ovvero le uve di ciascun socio (sono 24) vengono vinificate separatamente ed i vini prodotti sono commercializzati direttamente da ciascun produttore.
Il disciplinare di produzione permette di realizzare numerose tipologie di vini, bianco (anche frizzante e passito), rosso (anche frizzante, passito e novello), rosato (anche frizzante e novello) a partire da numerosissimi vitigni, sia a bacca bianca che a bacca rossa anche se poi quelli realmente utilizzati non sono moltissimi, i più importanti dei quali sono lo chardonnay ed il merlot.
Il Bacca e l’uva verdese
Iniziamo ovviamente con l’Igt Terre Lariane Bacca 2020. Prodotto con uva verdese, vitigno tipico dell’alto Lario, quasi scomparso dopo l’arrivo della fillossera è stato recuperato tramite un lungo ed appassionato lavoro dal Prof. Leo Miglio che per vent’anni ha gestito un vigneto sperimentale a Domaso, per studiare e recuperare le antiche varietà del Lago di Como. Interessante a tal proposito è il libro da lui scritto - Civiltà del Vino sul Lago di Como - con la prefazione del Prof. Fregoni.
Fermentazione in vasche d’acciaio con macerazione sulle bucce di 13 giorni, affinamento per un anno in barrique. 580 le bottiglie prodotte Color giallo paglierino intenso, tendente all’oro antico. Mediamente intenso al naso, pulito sentori di mela ed accenni di sidro, di buona eleganza. Fresco e sapido, succoso, discretamente strutturato, leggere note piccanti ed accenni tannici, lunga la sua persistenza.
I Metodo Classico
Sono due i Metodo Classico prodotti, l’Incrediboll, prodotto con uve riesling e l’Incrediboll Rosé frutto di un blend tra pinot nero e syrah.
Vino Spumante Metodo Classico “Incrediboll” 2019
Prodotto con uve Riesling provenienti dal vigneto Costavecchia, situato in alta collina, a Montevecchia. Fermentazione alcolica in vasche d’acciaio, presa di spuma e sosta in bottiglia sui lieviti per 30 mesi.
Color paglierino luminoso. Naso pulito e di buona intensità dove si colgono sentori di frutta tropicale, accenni di pasticceria, note di miele e di fiori d’acacia. Sapido e dalla decisa effervescenza, di buona struttura, succoso, mela renetta, accenni mielosi, lunga la sua persistenza. Vino molto interessante.
Vino Spumante Metodo Classico “Incrediboll Rosé” (uve dell’annata 2020)
Fermentazione in vasche d’acciaio, presa di spuma e sosta sui lieviti per 18 mesi.
Color rame. Mediamente intenso al naso, note tostate e sentori di tabacco.
Effervescenza molto decisa, sapido, note tostate, chiude leggermente amarognolo.
I vini bianchi
Igt Terre Lariane “Brigante Bianco” 2022
50% chardonnay, 40% manzoni bianco, 10% verdese.
Fermentazione ed affinamento in vasche d’acciaio, messo in bottiglia nel mese di febbraio 2023. Color verdolino-paglierino di media intensità, luminoso Intenso al naso, pulito, frutta a polpa gialla, pesca.
Discretamente strutturato, frutta a polpa gialla, bella vena acida e buona persistenza. Un vino semplice, pulito e dalla piacevole beva.
Igt Terre Lariane “Solesta” 2020
Prodotto con uve Riesling renano provenienti dal vigneto situato sull’antica piramide terrazzata, luogo di culto per i Celti, antichi abitanti della Brianza.
Fermentazione in vasche d’acciaio, affinamento per 12 mesi in tini d’acacia, sosta in bottiglia per 12 mesi prima della messa in commercio. Color giallo paglierino luminoso con riflessi verdolini. Buona la sua intensità olfattiva, pulito, pesca gialla, note tropicali, ananas, accenni idrocarburici.
Dotato di buona struttura, verticale, sapido, note minerali, asciutto, agrumato, pompelmo, accenni d’idrocarburi, spiccata vena acida, lunga la persistenza.
Il vino rosa
Igt Terre Lariane Rosato 2022
Blend tra merlot, pinot nero e syrah, vinificazione in acciaio con sosta sulle bucce per poche ore, affinamento per cinque mesi in vasche d’acciaio e sosta in bottiglia per due mesi prima della commercializzazione. Color rosa antico, tendente al ramato.
Buona la sua intensità olfattiva, erbe officinali essiccate, leggere note di piccoli frutti di bosco, tabacco dolce. Discretamente strutturato, sapido e succoso, ciliegia, frutti di bosco maturi, buona vena acida e media persistenza.
I Pinot nero
Igt Terre Lariane Rosso “San Giobbe” 2020
In Brianza San Giobbe era il santo protettore della bachicoltura.
Da uve Pinot nero, vinificazione in vasche d’acciaio e affinamento in tini di rovere e in tonneaux per 12 mesi. Color granato trasparente, non molto intenso. Intenso al naso, tipico, frutto rosso selvatico, note vanigliate.
Mediamente strutturato, succoso, sapido, balsamico, discreta la sua persistenza.
Igt Terre Lariane Rosso San Giobbe “Riserva Muneda” 2019
Prende il nome dalla vigna messa a dimora nel 1994 in località Muneda. Pinot nero in purezza, vinificazione in acciaio con macerazione sulle bucce per 16 giorni, affinamento in tonneaux di primo passaggio. Color granato, molto più intenso rispetto al precedente vino. Intenso al naso, balsamico, vi cogliamo frutto rosso maturo e note floreali. Strutturato, note speziate, pepe, accenni piccanti, lunga la persistenza.
Altri vini rossi
Igt Terre Lariane “Brigante Rosso 2020
Da uve merlot in purezza, fermentazione in vasche d’acciaio ed affinamento per 12 mesi in acciaio ed in botti di grandi dimensioni. Color rubino di discreta intensità. Discretamente intenso al naso, leggere note vanigliate, accenni vegetali.
Di media struttura, succoso, frutti rossi, accenni vegetali, buona la persistenza.
Igt Terre Lariane “Seriz” 2020
Prende il nome dalla pietra presente nei vigneti e utilizzata localmente in passato per le rifiniture di pregio nelle dimore storiche brianzole.
90% merlot e 10% syrah, fermentazione in vasche d’acciaio, affinamento per 12 mesi in barriques sia nuove che usate. Color rubino purpureo, profondo e luminoso.
Buona la sua intensità olfattiva, frutto rosso maturo, note piccanti, speziato, pepato.
Strutturato, note piccanti, pepe, legno dolce, tannino leggermente asciugante, lunga la persistenza.
Ed infine Claudia ci ha aperto un San Giobbe del 2001!
Che dire, un Pinot nero d’oltre vent’anni d’età non certamente concepito per durare così a lungo. Una vera sorpresa, un vino dal naso balsamico, vanigliato, con sentori leggermente selvatici e con note di legno dolce.
Dotato di buon corpo, succoso, elegante, con un bel frutto dolce ancora integro, armonico e dal notevole equilibrio gustativo, lunga la sua persistenza.
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