di Roberto Giuliani
Il Primitivo di Manduria è una doc pugliese che abbraccia le province di Taranto e Brindisi; la parte del leone però la fa Taranto, infatti i comuni coinvolti sono be 15: Avetrana, Carosino, Faggiano, Fragagnano, Leporano, Lizzano, Manduria, Maruggio, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Torricella e la frazione di Talsano e delle isole amministrative del comune di Taranto, intercluse nei territori dei comuni di Fragagnano e Lizzano; mentre nel brindisino la denominazione si sviluppa nei comuni di Erche, Oria e Torre Santa Susanna.
L’azienda Tenute Salentine, dei fratelli Mario e Francesco Marinelli, si trova a Carosino (TA) e si avvale della consulenza dell’enologo Fabio Mecca, uno dei più esperti dell’area centro-sud italiana, e questo 76 Monete 2017 è uno dei vini che mi ha maggiormente colpito, maturato in legno nuovo per un anno.
Un Primitivo di carattere, a tratti austero eppure morbido e avvolgente, che chiama piatti altrettanto intensi come le bombette ripiene, i cui ingredienti base sono la carne di maiale, il formaggio e il pepe, ma ci sono infinite varianti più o meno saporite. Altrimenti puntate direttamente al cinghiale, quello vero, non incrociato, le cui carni scure e dal gusto selvatico, insaporite con le spezie, si esaltano al massimo con un vino come questo.
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