Castello La Leccia, tutto il bello del Chianti Classico!

Ci sono posti incantanti nel Chianti Classico, uno di questi è sicuramente il Castello La Leccia, un gioiello di rara eleganza e storicità (la costruzione risale al 1077) situato a Castellina in Chianti (Località La Leccia). 


Oltre ad essere un lussuoso agriturismo di charme, Castello La Leccia è anche una affermata azienda agricola che si estende per centosettanta ettari, dei quali: quindici ettari vitati e dieci ettari di olivete biologiche (dove si coltivano, secondo la tradizione toscana, piante di Leccino, Moraiolo e Correggiolo), tra boschi di lecci secolari.

Da un punto di vista prettamente vitivinicolo, all’interno dei vigneti aziendali, tutti esposti a sud e sud-ovest e gestiti secondo i principi dell’agricoltura biologica (certificazione 2013), si coltivano per ora solo ed esclusivamente uve a bacca rossa come sangiovese, malvasia nera e syrah la cui difesa fitosanitaria è ridotta al minimo attraverso il solo uso di rame e zolfo. Il giusto apporto di sostanze organiche al terreno è assicurato in modo naturale: tra i filari crescono orzo, trifoglio e senape, ed il compost è ricavato dalle vinacce e dai raspi.


In questa zona il suolo è povero, ricco di scheletro e costituito da roccia calcarea e galestro, uno scisto argilloso che si sfalda facilmente e che, in presenza di acqua, si scioglie cedendo al terreno microelementi particolarmente preziosi per la pianta. Questo tipo di roccia ha un’azione modulatrice sul grado di umidità, possiede caratteristiche drenanti, ma in momenti di stress idrico è in grado di trattenere un certo livello di umidità grazie alle sue inclusioni argillose.


Le uve vengono vendemmiate e vinificate separatamente selezionando con cura ogni parcella di ogni singolo vigneto. In cantina la fermentazione, avviata dai lieviti autoctoni, si svolge in vasche di acciaio a temperatura controllata. Dopo la svinatura, il vino prosegue la fermentazione malolattica nel cemento o nel legno, in base a un criterio che tiene conto esclusivamente della soluzione ideale.




Per l’affinamento, la scelta fra vasche di cemento, botti di rovere, tonneaux oppure barriques è dettata dalla considerazione di ogni singolo caso specifico.

Castello La Leccia produce quattro etichette: il “Vivaio del Cavaliere” (Toscana IGT), il Chianti Classico DOCG, il Chianti Classico Riserva “Giuliano” DOCG e il “Bruciagna”, il Chianti Classico Gran Selezione DOCG.

Durante la visita in cantina, supportati dal bravissimo direttore Guido Orzalesi, abbiamo degustato le seguenti annate:

Castello La Leccia – Vivaio del Cavaliere 2018 (75 % Sangiovese, 3 % Syrah, 22% Malvasia Nera): si dice sempre che il vino di entrata di una azienda vinicola sia un passaporto importante per capire la sua filosofia qualitativa. Le premesse, in questo caso, sono più che ottime visto che questo blend, vinificato in acciaio e affinato successivamente in cemento, è assolutamente centrato in succosità, complessità fruttata e progressione gustativa. Costa meno di 9 euro (!!!!) e potrebbe diventare benissimo il vino quotidiano di molte famiglie italiane.


Castello La Leccia – Chianti Classico 2017
(100% sangiovese): un vino che già avevo provato durante l’anteprima del Chianti Classico a Firenze e che avevo segnato tra gli assaggi più promettenti. Netti profumi di peonia, prugna, ciliegia e mineralità scura. Di buona beva, con tannini ancora evidenti sorretti da freschezza e sapidità importanti. Il vino viene vinificato in acciaio e affinato parte in legno e parte in vasche di cemento.


Castello La Leccia – Chianti Classico Riserva “Giuliano” 2015
(98% sangiovese, 2% malvasia nera): vini assolutamente profondo che al naso si esprime immediatamente e prepotentemente con sensazioni di confettura di ciliegie e frutti neri che si accompagnano ad una delicata speziatura e alla viola mammola tipica del Chianti Classico. Al gusto è potente, fresco, avvolgente e dal finale vibrante grazie ad un gradevole retrogusto fruttato. Il vino viene vinificato in acciaio e affinato parte in legno e parte in vasche di cemento.



Castello La Leccia – Chianti Classico Gran Selezione “Bruciagna” 2015 (100% sangiovese): per la questo vino vengono scelte esclusivamente le uve provenienti dal vigneto Bruciagna situato a 380 metri s.l.m, su un suolo in prevalenza argilloso-sabbioso. Ovviamente è il vino di punta dell’azienda ed indubbiamente ha una marcia in più rispetto ai precedenti grazie ad una complessità assolutamente intrigante incentrata su note aromatiche di ribes nero, mora di rovo, poi in successione note balsamiche, ferrose ed ematiche. Impatto gustativo dirompente, che gioca su una vena acido-sapida, contrassegnato da un tannino perfettamente fuso nella struttura importante del vino. Persistenza sublimi su sensazioni di ferro e spezie nere. Il vino viene vinificato in acciaio ed affina in legno per circa 30 mesi prima di passare in bottiglia dove rimane per ulteriori 9 mesi. Questo vino è stato imbottigliato a marzo 2019.



Abbiamo degustato in anteprima anche il Chianti Classico Riserva 2016 (sorprendente), il Chianti Classico 2018 (già da oggi buonissimo) e la Gran Selezione 2019 (in fase embrionale ma promettente).

Una chiosa assolutamente importante: il Castello La Leccia, grazie al lavoro di Guido Orzalesi, sta cambiando notevolmente stile, i vini si stanno alleggerendo moltissimo e, al contempo, stanno diventando sempre più territoriali e sanguigni. Segnatevi sul taccuino questa azienda, ne riparleremo!

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