Masseria Murata - Coda di Volpe 2008

L'avevo degustato qualche anno fa durante la visita a Masseria Murata dove, oltre a questo vino, degustai altri grandi prodotti irpini tra cui uno splendido Fiano di Avellino 2010.

Gianluca Argenziano e i suoi vigneti

Di questo Coda di Volpe nel 2013 avevo scritto così:

Sarà che le vigne sono quasi centenarie, sarà che la famiglia Argenziano crede molto in questo vitigno, il risultato è affascinante: il Coda di Volpe, di cinque anni fa, è ancora un vino vivo, freschissimo, verticale, non ha grande complessità ma le poche cose che ha le esprime ai massimi livelli. Fresca è una bottiglia che berrei in un minuto da solo.


Pochi giorni fa ho voluto riprovare il vino per capire a che punto era e da subito, dopo il primo sorso, ho capito che due anni fa mi ero sbagliato.
In che senso? Nel non capire le capacità evolutive di questo Coda di Volpe che oggi oltre alla freschezza gustativa che ha mantenuto si arricchisce di una complessità aromatica che prima, causa giovinezza, ancora non esprimeva al meglio e che oggi è caratterizzata da un registro olfattivo dove spicca la pera, i fiori di zagara e la nocciola. Sorso equilibratissimo e armonico sospinto nel finale da una sapidità sopra la media.

Costa poco e fa godere molto. Cosa volere di più per questo week end?

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