La romanella sarà lo spumante della Doc Roma. Incubo.


Al Vinitaly avevo sentito qualcosa ma pensavo fosse la solita fuffa politica. Poi, leggendo qualche sito e qualche blog, ho capito che forse l'incubo era diventato realtà.
Erder Mazzocchi, commissario straordinario dell'Arsial, vuole (ri)lanciare nientepopodimeno che la romanella!!!!!!!!!!!

Per chi non è di Roma segnalo che la romanella non è altro che un vino frizzantino non meglio identificato che solitamente viene consumato nelle fraschette dei Castelli Romani tanto per mandar giù porchetta e coppiette.
Come sia fatto questo vino nessuno lo sa, dovrebbe esser un vino rifermentato in bottiglia ma, vista la qualità e, soprattutto chi lo vende, nulla mi vieta di pensare che sia fatto anche con bustine varie....

Foto tratta da Bevilo.com
La cosa che mi fornisce i brividi maggiore è l'intervista fatta a Mazzocchi che spiega come sia "particolarmente rilevante il consenso ottenuto sulla nuova tipologia spumante della Roma Doc, la Romanella, che recupera la grande tradizione dell’enologia castellana caduta in disgrazia in questi ultimi anni, e che noi, insieme ai produttori, abbiamo voluto recuperare dall’anonimato, restituendogli una dignità in termini legislativi, per riportare questo nobile spumante ai fasti di una volta
Uno spumante che saprà coniugare territorialità con i vitigni autoctoni, eccellenza qualitativa con basse rese per ettaro, ma anche un ottimo rapporto qualità/prezzo, proponendosi come variante spumante per una larga base di produzione enologica provinciale”.


Mazzocchi, parla con me. La romanella non è uno spumante e, soprattutto, quando mai è stato importante?
Ma ca@@o, questo sarebbe marketing territoriale innovativo? 

E' un suicidio collettivo!

4 commenti:

Daniele Serafini ha detto...

Ricetta per la romanella: vino bianco sfuso di pessima qualità (con un po' di rosso per la versione rosato), un po' di zucchero e gas e ... è tutta vita!!! Che tristezza ... con tutto quello che di buono si potrebbe fare ai Castelli Romani!! Ciao

Andrea Petrini ha detto...

Ai Castelli si fanno male da soli, tanto il vino si vende lo stesso...che gli frega

marco ha detto...

Vi invito a leggere i miei post e i relativi commenti sul tema:
http://enoteca-sommelier.blogspot.com/2008/09/romanella-ma-cos-un-vino-dei-castelli.html
purtroppo è una bevanda che intriga i giovani perchè è proletaria a basso prezzo anche se non si sa cosa contenga............ ora vorrebbero sfruttare il marchio......SIC!
Ciao Marco

Andrea Petrini ha detto...

Meglio non sapere...