Su internet e sulla carta stampata ormai non si parla d’altro, soprattutto dopo i severi limiti imposti dalla legge. Di cosa parliamo? Semplice, dell’alcol e del suo utilizzo o, meglio, del suo possibile non uso in campo enologico.
Due sono le correnti ideologiche: produrre vino senza alcol oppure produrre vino con alcol sintetico.
Per quanto riguarda il primo punto, come sappiamo, dal al 1° agosto è possibile vendere ed

Lo scopo di produrre un vino dealcolato può essere duplice e cioè: proporre nuovi prodotti per le comunità ebraiche e musulmane e creare prodotti che possano permettere di superare i test alcolometrici.
La domanda, come diceva qualcuno, nasce spontanea: può dirsi vino, che è il risultato di una fermentazione alcolica, quello a cui poi, durante il processo produttivo, viene tolto tutto l'alcol?
Davvero un vino senza alcol mantiene tutti i benefici del vino di qualità?
Risponde a questa seconda domanda Andrea Poli, direttore della Nutrition Foundation of Italy, che sul Corriere.it osserva: «Sono francamente perplesso. I benefici cardiovascolari del vino, c'è poco da girarci intorno, derivano dal suo contenuto di alcol: non a caso si osservano anche con altre bevande alcoliche.

Per rispondere, invece, alla domanda se un vino così possa esser chiamato tale, dal mio punto di vista la questione nemmeno si pone. Il vino deve essere vino, deve essere il risultato della f

Pensate inoltre che i giovani ameranno questa bevanda? Per alcuni il vino senza alcol rappresenterebbe una delle soluzioni anti-sballo, non si rischia l’ubriacatura e tutte le possibili conseguenze. Di nuovo, su questo tema, Poli manifesta più di un dubbio: «I ragazzi che bevono non lo fanno certo perché vogliono godere dei benefici del vino. Se lo fanno, soprattutto, è per cercare gli effetti ansiolitici e disinibitori dell'alcol. Commercializzare un vino senza alcol con la pretesa di convincere i ragazzi a berlo perché così non sballano mi sembra avviarsi verso il più sicuro degli insuccessi: se funzionasse, certo, sarebbe risolutivo. Ma non credo che un vino simile possa far presa sui giovanissimi».
A questo punto le vie di uscita sono due: bere moderatamente (la mia preferita) oppure bere i vini con alcol sintetico……
2 commenti:
Gatta ci cova! Chi ci dovrebbe guadagnare con queste ipotetiche pratiche di dealcolizzazione? Mi sa che qua sta la questione!
Ma io dico: il vino c'è sempre stato è non ha mai determinato la decadenza di un popolo e quindi è bene lasciarlo stare.E' il resto da cambiare.
Da grande amante del vino posso comprendere la perplessità nei confronti di queste bevande ma ritengo comunque giusto che sia data la possibilità di aver questi surrogati a chi come me per gravi motivi di salute non può più consumare alcol; la qualità è diversa ma almeno ci si può illudere di non essere diversi da prima potendo bere un bicchiere di vino bianco quando si inviatano gli amaci a casa per l'aperitivo..Stella
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