L'Italia, nonostante i mille problemi, è un territorio paesaggisticamente unico con tratti di rara bellezza spesso sconosciuti al grande turismo di massa.
Il Lago di Corbara, con la sua diga e, in generale, il Parco Fluviale del Tevere, a pochi chilometri dalla più affollata Orvieto, rappresentano uno scenario davvero incantevole sopratutto quando le insenature formano gole talmente spettacolari da convincere molti registi a girare alcuni western all'italiana.
Vigneti vista lago |
Barberani si trova su una collina che domina questa Grande Bellezza umbra.
Niccolò e Bernardo mi aspettano di buon'ora all'entrata della loro azienda famigliare che oggi vanta una superficie complessiva di oltre 100 ettari di cui 58 a vigneto. Dopo l'Orvieto Tasting organizzato a Roma tempo fa da Roscioli, durante il quale ero rimasto piacevolmente stupito dal loro "Luigi e Giovanna", gli avevo promesso che sarei passato a trovarli presto e così, complice una mattina assolata di Maggio, sono partito per l'Umbria per un tour che prevederà anche altre tappe.
Niccolò, agronomo ed enologo coadiuvato da Maurizio Castelli, e Bernardo, responsabile marketing, rappresentano la terza generazione di una famiglia da oltre cinquanta anni legata al vino di questo territorio visto che già nel 1961 il nonno Vittorio coltivava i vigneti per ottenere vino da vendere ai ristoranti e ai bar della zona.
Vini piacevoli che subiscono una svolta qualitativa solo verso la fine degli anni '70 quando le redini dell'azienda passano a Luigi e Giovanna Barberani i quali modernizzano la loro azienda, anche con la costruzione della nuova cantina, fornendo nel contempo anche una spinta internazionale alla loro visione produttiva.
Niccolò e Bernardo Barberani |
I fratelli Barberani, oggi, si trovano a gestire una eredità importante composta, come scritto in precedenza, da oltre 58 ettari di vigneto inserito in un microclima unico caratterizzato dall'influenza del Lago di Corbara che, grazie alla sua umidità relativa, crea sia in inverno che in estate condizioni ideali per i vari vigneti che circondano la proprietà.
I terreni, così come accade per tutta la zona dell'orvietano, sono di origine vulcanica, sedimentaria e calcareo-argillosa e, da sempre, sono coltivati in maniera naturale grazie, ad esempio, alla tecnica dell'interramento dei tralci, all'uso del sovescio, alla concimazione organica senza assoluto uso di prodotti chimici.
La cantina, posta al centro dei vigneti e di dimensioni non troppo modeste vista l'attuale produzione annua di 350.000 bottiglie, è composta prevalentemente da vasche in acciaio inox mentre solo una limitata porzione è dedicata alla botte di varie dimensioni visto che solo tre vini, "Foresco", "Polvento" e "Luigi e Giovanna" prevedono una affinamento in legno (i primi due barrique mentre l'Orvieto Classico solo tonneau da 28 Hl).
Piccola nota tecnica per i patiti di enologia: tutte le uve a bacca bianca sono sottoposte a macerazione a freddo prima della vinificazione.
Usciamo dalla cantina, è tempo di percorrere un piccolo sentiero che ci porta davanti l'uscio del bellissimo cottage dove i Barberani organizzano i loro wine tasting.
Col panorama del Lago di Corbara alle nostre spalle andiamo a degustare il meglio della produzione aziendale iniziando, ovviamente, dal loro vino bandiera, l'Orvieto Classico.
Barberani - Orvieto Classico Superiore DOC "Castagnolo" 2012 (grechetto, trebbiano procanico, chardonnay e riesling): è il vino della tradizione per Barberani, un vero e proprio cavallo di Troia in grado di scardinare ogni pregiudizio. Fresco, decisamente minerale con tocchi fruttati ed erbacei, fa della sua immediatezza e della sua sapidità il punto di forza. Una bottiglia si beve in amen. What else?
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