Il New York Times l'ha già definita "una classica storia di Manhattan": si tratta della battaglia legale avviata dall'alta borghesia newyorchese contro WineCare, una cantina di New York City che immagazzina, cataloga e si "prende cura" di più di 27.000 casse di vino, chiedendo ingenti somme mensili a chi vuole salvaguardare collezioni che valgono decine di milioni di dollari.
WineCare ha quanto di meglio un amante del vino possa desiderare: dispositivi di raffreddamento che mantengono temperatura ed umidità costanti, un sistema di videosorveglianza con 16 telecamere attivo 24 ore al giorno e un sofisticato software che traccia la posizione esatta di ogni bottiglia. C'è solo un problema: WineCare dista appena 100 metri dal fiume Hudson e, quando l'uragano Sandy nell'ottobre 2012 ha colpito New York, l'acqua ha invaso le cantine dell'azienda.
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Poco dopo l'arrivo dell'uragano, WineCare ha inviato ai propri clienti una email rassicurante "Crediamo che almeno il 95% del vino che abbiamo in magazzino sia in buone condizioni". Peccato che molte delle bottiglie di enorme valore siano diventate anonime: per colpa dell'allagamento, hanno perso l'etichetta che accerta la loro identità. Da allora l'azienda, forse non a caso, ha negato ai suoi facoltosi clienti l'accesso alle sue cantine. E così alcuni dei più grandi collezionisti di vino di New York - tra cui Donald Drapkin, che ha stimato il valore della sua selezione di bottiglie 5,2 milioni di dollari - hanno fatto causa a WineCare. Ristoranti di alto target come "Minetti Tavern" e "Morandi" hanno chiesto un risarcimento di 3 milioni di dollari. L'azienda dal canto suo ha fatto richiesta di fallimento, proprio alla luce dei crescenti problemi legali.
Il giudice Robert E. Gerber ha per ora espresso poca simpatia per la condizione dei collezionisti di vino. "Ci sono state migliaia di vittime per l'uragano Sandy, la maggior parte di loro ha sofferto molto di più dei vostri clienti" ha detto Gerber. L'uragano Sandy, una delle tempeste più distruttive che abbia mai colpito gli Stati Uniti, ha ucciso 44 persone nella sola New York e ha distrutto oltre 300.000 case.
Articolo tratto da TM News
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