Bella serata ieri sera al Crown Plaza di Roma dove la Heres ha presentato i vini che distribuisce in esclusiva per l’Italia. Buonissimo il livello medio qualitativo dell’offerta per questa piccola grande società che punta dritto alla qualità dei suoi prodotti.
Ho passato in degustazione i seguenti vini:
Domaine Joseph Voillot - Volnay 1er Cru Champans 2006: I vini di Voillot sono sensuali, eleganti, puri, e questo da me degustato è forse un vino che esprime al meglio le caratteristiche del produttore. Di un rosso rubino molto scarico, al naso stupisce per piacevolezza e semplicità olfattiva. Ha un frutto puro, intenso, fragrante: di fragolina di bosco, ribes e lampone. Bello il floreale con note di rosa canina. Al palato il vino è fresco, intenso, con un tannino da manuale e una corrispondenza gusto-olfattiva perfetta.
Domaine Joseph Voillot - Pommard 1er Cru Les Rugiens 2006: Questo Pommard è forse il più maschio dei tre vini di Voillot da me degustati. Di un rubino scarico, al naso presenta eleganti note di fruttini rossi, violetta e terra bagnata. In bocca è setoso, con un tannino elegantissimo e un finale lunghissimo.
Domaine Joseph Voillot - Volnay V.V. 2006: questo è un vino di una freschezza e di una bevibilità assurda. Elegantissimo al naso con note di ribes, fragola di bosco e geranio, in bocca è di buon corpo, dolcemente morbido e con una persistenza fantastica. Vino sicuramente non da meditazione ma che berrei a secchi (scusate il termine tecnico).
Domaine Mugneret-Gibourg - Vosne Romanée 2006: altro vino di una bellissima purezza olfattiva con belle espressioni di frutta rossa e lievi accenni di sottobosco e tabacco dolce. Ben bilanciato in bocca, con un tannino setoso, ha una bellissima persistenza finale.
Domaine Fourrier – Gevrey Chambertin 2006: un bellissimo village che concede subito il fruttato/floreale di ribes, ciliega e rosa canina più note animali di pelliccia. In bocca è morbido, ampio, con una bella persistenza al palato. E questo sarebbe un vino base?
Domaine Joseph Voillot - Volnay V.V. 2006: questo è un vino di una freschezza e di una bevibilità assurda. Elegantissimo al naso con note di ribes, fragola di bosco e geranio, in bocca è di buon corpo, dolcemente morbido e con una persistenza fantastica. Vino sicuramente non da meditazione ma che berrei a secchi (scusate il termine tecnico).
Domaine Mugneret-Gibourg - Vosne Romanée 2006: altro vino di una bellissima purezza olfattiva con belle espressioni di frutta rossa e lievi accenni di sottobosco e tabacco dolce. Ben bilanciato in bocca, con un tannino setoso, ha una bellissima persistenza finale.
Domaine Fourrier – Gevrey Chambertin 2006: un bellissimo village che concede subito il fruttato/floreale di ribes, ciliega e rosa canina più note animali di pelliccia. In bocca è morbido, ampio, con una bella persistenza al palato. E questo sarebbe un vino base?
Domaine Fourrier – Gevrey Chambertin 1er Cru Combe aux Moines 2006: un capolavoro che parte fortissimo con note intense di geranio, sensazione fruttate vive e crude di ribes e the nero. In bocca è intenso, ampio, elegante, con tannino avvolgente e un finale lunghissimo giocato su note fruttate. Da comprare a vagonate.
Domaine Bart – Marsannay Les Longeroies 2006: bel vino che presenta subito al naso note floreali di viola e rosa canina, seguite da piccoli accenni di frutti rossi maturi e cioccolato bianco. L’eleganza olfattiva è forse messa in discussione da una nota alcolica forse un pochino invasiva. Al palato è fresco, con tannini morbidi ben estratti, il finale torna su note floreali e fruttate molto piacevoli.
Tenuta delle Terre Nere - Etna Rosso Cru Guardiola 2006: continua l’ascesa qualitativa di questa bellissima realtà etna con un vino che presenta un naso ricco, balsamico, di macchia mediterranea e frutti rossi maturi. Rispetto al 2005 forse manca di quella mineralità tipica delle zone vulcaniche. In bocca è complesso, elegante, con una bella corrispondenza gusto-olfattiva. Altra bella espressione di nerello mascalese.
Tenuta delle Terre Nere - Etna Rosso Cru Calderara Sottana 2006: vino più potente del precedente dove il quadro olfattivo è giocato su note di frutta sotto spirito, macchia mediterranea e un fumè tipico del vigneto. La bocca è calda e potente anche se dominata da un alcol forse un poco da smussare. Bella trama tannica e un finale leggermente amarognolo. Da tenere sicuramente in cantina ed aspettare.
Le Macchiole – Scrio 2004: non sono amante del syrah ma questo vino ieri sera mi ha conquistato totalmente. Ha un naso incredibile, fantastico, giocato su note intense di rosmarino, salvia, eucalipto, alloro, seguite dai classici sentori fruttati e speziati. In bocca è rotondo,intenso, con un tannino perfettamente integrato ed un finale lunghissimo con ritorno di menta e pepe nero. Che grande vino!
Tenuta delle Terre Nere - Etna Rosso Cru Guardiola 2006: continua l’ascesa qualitativa di questa bellissima realtà etna con un vino che presenta un naso ricco, balsamico, di macchia mediterranea e frutti rossi maturi. Rispetto al 2005 forse manca di quella mineralità tipica delle zone vulcaniche. In bocca è complesso, elegante, con una bella corrispondenza gusto-olfattiva. Altra bella espressione di nerello mascalese.
Tenuta delle Terre Nere - Etna Rosso Cru Calderara Sottana 2006: vino più potente del precedente dove il quadro olfattivo è giocato su note di frutta sotto spirito, macchia mediterranea e un fumè tipico del vigneto. La bocca è calda e potente anche se dominata da un alcol forse un poco da smussare. Bella trama tannica e un finale leggermente amarognolo. Da tenere sicuramente in cantina ed aspettare.
Le Macchiole – Scrio 2004: non sono amante del syrah ma questo vino ieri sera mi ha conquistato totalmente. Ha un naso incredibile, fantastico, giocato su note intense di rosmarino, salvia, eucalipto, alloro, seguite dai classici sentori fruttati e speziati. In bocca è rotondo,intenso, con un tannino perfettamente integrato ed un finale lunghissimo con ritorno di menta e pepe nero. Che grande vino!
Fattoria Petrolo – Galatrona 2005: non amo troppo questi vini dal gusto tipicamente americano. Naso dolcissimo di vaniglia, frutta rossa matura, violetta, tabacco dolce da pipa, pepe bianco, cioccolato al latte. In bocca è morbido, piacione, con un tannino setoso e un finale lungo giocato su ricordi di frutta e cioccolato. Per chi ama il genere.
2 commenti:
mi trovo ancora a dirti quanto tu sia bravo e quanto riesci sempre a stupirmi ogni volta di più ed in meglio. Il mio è un grande incoraggiamento a perseverare ed a continuare in questo tuo cammino perchè guardando al futuro arriverai molto molto in là.
In bocca al lupo!
(amore mio)
Ciao Andrea
sono andato a rivedere le note su Voillot perchè stò aspettando una risposta per una visita al domaine.
Stefano
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