Bisogna essere molto prudenti quando si fanno certe affermazioni, soprattutto se durante il passato Salone del Gusto si paragona uno sconosciuto vitigno della Grecia del Nord, lo Xinomavro, con il Nebbiolo e il Pinot Nero.
Ok, letteralmente fa riferimento ai termini acido (xino) e nero (mavro) però, a parte certe lontane similitudini, per il resto non ci siamo.
Xinomavro - Fonte:Wikipedia |
Dico questo dopo aver testato durante un laboratorio varie espressioni del vitigno con il quale in Grecia, soprattutto nella Macedonia Centrale, si fanno vini bianchi, bollicine (blanc de noirs), vini rossi e dolci. Evviva la versatilità!!
P.D.O. Amyndeon Akakies Sparkling 2010 - Kir Yianni (100% xinomavro): questo rosè frizzante nasce da vitigni posti su terreni poveri a circa 700 metri di altezza situati presso la zona di Agios Panteleimon, areale dell'appellazione Amyndeon, l'unica in Grecia a potersi permettere vini rosè. Il vino, sia al naso che in bocca, risulta abbastanza stucchevole con una sensazione dolciastra di caramellina alla fragola che stenta ad acquietarsi. Bocca acida dominata da sensazioni di fruttini rossi. Abbastanza corta la persistenza. L'azienda Kir Yanni, fondata nel 1997, ha vigneti nei Comuni Naoussa e Amyndeon, nord ovest della Grecia.
OPAP Amyntas 2011 EAS Amyntaio (80% xinomavro, 20% chardonnay): vino abbastanza sempliciotto, frutta gialla, tanta banana, poco altro. Bocca fresca ma cortina. Il produttore, EAS Amyntaio, è una cantina cooperativa fondata nel 1959.
P.D.O. Amyndeon Akakies 2011 - Kir Yianni (100% xinomavro): come per la versione frizzante, ha un profilo aromatico stucchevole stile Big Bubble, troppa fragolina, troppo zucchero a velo. Bocca fresca, si perde a centro bocca. Piaciuto nulla.
P.D.O. Naoussa Ramnista 2009 - Kir Yianni (100% xinomavro): avevo tante aspettative per questo unico rosso che, da quanto letto, dovrebbe essere un incrocio tra nebbiolo e pinot nero. Ed invece ecco arrivare un vino rosso rubino caratterizzato da un profilo olfattivo molto internazionale con un frutta rossa abbastanza matura in evidenza con contorni di aromi di tabacco e spezie. Bocca di buona struttura, intensa, la grande acidità del vitigno supporta le evidenti morbidezze del vino che, sarà il DNA del vitigno, ha una persistenza relativa. Nebbiolo e Pinot ringraziano per la comparazione. Il 90% di questo vino matura 16 mesi in botti di legno francese ed americano da 225 e 500 litri. Il restante affina in acciaio. 6 mesi di ulteriore affinamento in bottiglia.
To Kellari Tapnou tou - Dio Fili Estate (Cabernet Sauvignon, Merlot, Xinomavro): l'azienda, situata nella municipalità di Siatista, Macedonia Centrale, è stata fondata nel 2006 da Yiannis Boutaris, lo stesso proprietario di Kir Yianni. E' specializzata in vini dolci e non a torto visto che il To Kellari Tapnou tou rappresenta a mio giudizio il miglior vino della batteria. Di color granato, quasi aranciato, questo vino da vendemmia tardiva si presenta con un corredo aromatico molto interessante che spazia dalla noce al legno nobile, dalla frutta secca all'alibocca candita, fino ad arrivare a cenni di sandalo e lucido da scarpe. In bocca, nonostante più di 300 g/l di zucchero, ha un buon equilibrio e ottima persistenza. Vino interessante che, sarà un caso, vede lo xinimavro "accompagnato" da altri vitigni.
I vini sono stati abbinati a sei formaggi artigianali della Grecia del Nord