Gianfranco Soldera nel suo ultimo comunicato stampa ha ringraziato tutti per le manifestazioni di affetto ma ha gentilmente declinato qualunque tipo di aiuto da parte del Consorzio che aveva invitato i produttori di Montalcino a devolvere parte del loro vino a Soldera. Un calcio all'ipocrisia visto che i rapporti con molti di loro non erano e non sono idilliaci. Per cui, avanti da solo, condannando ogni tipo di speculazione sul suo vino.
Di seguito il comunicato stampa integrale:
“Desideriamo innanzitutto ringraziare tutti coloro che - direttamente e indirettamente - ci hanno espresso la loro solidarietà e vicinanza; chi
ci ha spronato a continuare e chi si è offerto di aiutarci anche con il
proprio lavoro. Una partecipazione straordinaria, da ogni parte del
mondo, che ci ha lasciati stupiti, commossi ed orgogliosi. Ad ogni
messaggio abbiamo prestato attenzione ed ognuno rimarrà parte della
nostra storia. Vorremmo rispondere a tutti se riuscissimo. Un filo
invisibile ma indistruttibile ci unisce ormai a chi condivide i nostri
valori, a chi si è indignato per questo crudele sfregio al lavoro ed
alla passione, a chi come noi vuole reagire andando avanti senza cedere
ai propri principi. Oltre l’ambito del settore in cui operiamo, oltre i
confini geografici. Questo territorio e i suoi frutti sono patrimonio
unico di una comunità senza confini e ciò conferisce a tutti coloro che
lo vivono e vi prestano il proprio lavoro la responsabilità di
preservarlo e di valorizzarlo. In questa logica, la proposta sorta in
seno al Consiglio del Consorzio del Brunello di Montalcino, riunitosi in
seduta straordinaria il 7 dicembre, merita il nostro sentito
ringraziamento. E’, peraltro, preferibile, a nostro parere, che i frutti
raccolti da questa azione venissero destinati non a favore di Case
Basse ma a sostenere attività di ricerca e sperimentazione che abbiano
come oggetto il vitigno ed il vino Sangiovese nel territorio di
Montalcino e la sua valorizzazione nel mondo, con il coinvolgimento
delle Università di Siena e Firenze e l’apporto imprescindibile di
giovani ricercatori.
Per quanto ci riguarda, intendiamo continuare la
nostra attività basandoci sulle nostre forze oltre che
sull’apprezzamento e sostegno del nostro distributore in Italia e di
tutti i nostri importatori ed affezionati clienti. Desideriamo, infine,
informare tutti che dal 3 dicembre, fino a data da stabilire, abbiamo
sospeso la vendita dei nostri vini. Pur rispettando la libertà
commerciale degli operatori del settore, pensiamo importante comunicare
il nostro dissenso e la nostra estraneità a pratiche speculative sul
prezzo dei nostri vini già sul mercato, pratiche che allontanando il
consumatore finale dall’accessibilità al vino snaturano il senso del
nastro lavoro: condividere con gli appassionati il piacere dì apprezzare
un vino unico”.
Famiglia Soldera
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