Con Stefania decidiamo di combattere il caldo di questi giorni uscendo per una passeggiata in pieno centro di Roma. Passiamo davanti un'enoteca, decidiamo di entrare per uno spuntino vista l'ora di cena. Non c'è nessuno dentro, possibile campanello di allarme? Beh non detto.
Ci sediamo e ci viene consegnato il menù e la carta dei vini. Come al solito da rompipalle come sono mi metto a sfogliare quest'ultima cercando qualche chicca da poter bere ma il mio entusiasmo si placa all'istante. Prezzi assurdi, un Solaia 2002, che posso trovare al supermercato a 70 euro, viene prezzato in carta a 292 euro. Non vi dico quanto poteva costare un Gaja di annata, roba da mutuo o da ipoteca.
Decidiamo per un misto di salumi, un misto di formaggi, un barbera base di Oddero e un Franciacorta Rosè di una cantina che ora non ricordo ma che non era così famosa.
Arrivano i piatti, sia i salumi che i formaggi, di ottima qualità non c'è dubbio, sono messi su due piatti grandi e faccio fatica a trovarli vista la quantità veramente risibile: se c'era un etto e mezzo di roba era tanto....
Il Franciacorta ci è stato servito in maniera impeccabile anche se all'interno di un bicchiere da spumante molto piccolo mentre il Barbera Oddero ci è stato servito a temperatura ambiente, quindi circa a 25/26°. Non vi dico la nota alcolica che usciva fuori rendendo il vino al limite della bevibilità. Il pasto è stato poi accompagnato da una bottiglia di acqua liscia e un cestino di pane (non fatto in casa).
- vino rosso 6 euro (e qui ci posso anche stare);
- spumante 5 euro (e pure qua....);
- misto salumi 20 euro (qua mi incavolo perchè, mio caro ladrone, nonostante la qualità indiscussa dei salumi, calcolando circa un etto di affettato sul piatto, mi ha fatto pagare questi salumi circa 200 euro/Kg, prezzo inaccettabile qualunque sia la provenienza della merce e il servizio reso;
- misto formaggi 15 euro (vedi sopra);
- acqua 4 euro (prezzo inaccettabile per me, parliamo sempre di acqua, nemmeno fosse del ghiacciaio dell'Everest);
- coperto 4 euro (no comment, ste cose si vedono nei ristoranti turistici di dubbio livello).
A Roma, pur essendo pochissime, ci sono fortunatamente altre realtà dove bere e mangiare alla grande senza umilare troppo il portafoglio, possibile che tutto ciò sia solo un'eccezione alla regola?