Il bellissimo stand della Masciarelli è stracolmo ma, nonostante ciò, Rocco ci trova uno spazio, un tavolino solo per noi che subito viene riempito di piatti stracolmi di pane, olio e buonissimi salumi e formaggi abruzzesi. L’ospitalità di queste persone è commovente, questa è l’accoglienza dell’Abruzzo, Terra ora deturpata dal terremoto ma che, contando su queste persone, non può non risollevarsi in fretta.
Tutti insieme decidiamo di non degustare i vini aziendali (Villa Gemma in testa) perché, oltre a conoscerli molto bene, siamo curiosi di provare la gamma dei vini che Masciarelli seleziona e distribuisce in tutta Italia.
Abruzzo, Piemonte, Borgogna e Mosella sono i territori dove si cercano piccole grandi perle enologiche da poter importare/distribuire nel nostro Paese. Rocco Cipollone ci fa degustare veramente tanta roba, Riesling e Pinot Nero vengono versati nei nostri bicchieri con cadenza estremamente serrata perché la gamma di prodotti è estremamente ampia e noi abbiamo poco tempo e, soprattutto, vogliamo lasciar spazio anche ad altri ospiti che aspettano in piedi.
Tra i vari vini degustati, interessanti sono stati i Riesling “targati” Weingut St.Urbans-Hof.
La cantina, il cui nome si ispira al santo protettore del vino, è stata fondata nel 1947 da Nicolaus Weiss, calzolaio con la passione del vino, a Leiwen, piccolo paese sul fiume Mosella. Oggi la cantina dispone di
Tra i vari riesling 2008 che Rocco e Marina ci hanno fatto provare, ho trovato il St. Urban-Hof QbA abbastanza elegante, fresco e fruttato e con quel pizzico di residuo zuccherino che lo rende morbido e un po’ “piacione”.
L’Ockfener Bockstein Riesling Kabinett 2008, da uno dei migliori vigneti della valle della Saar, è una delizia al naso con un minerale che si fonde con sensazioni floreali di fiori di sambuco e frutta esotica. Bellissima l’acidità. Un riesling di grade beva.
Il Piesporter Goldtröpfchen Riesling Kabinett 2008, da uno dei migliori cru aziendali, è un riesling più impegnativo di quelli precedenti, si percepisce anche al naso che nel bicchiere c’è più profondità e struttura. Naso vagamente vegetale che si combina con note di ribes bianco, uva spina e pompelmo, scorza di arancia e litchi. In bocca è sapido e fresco e con soli 7,5% di alcol rappresenta un vino che potremmo bere in un attimo durante una fresca sera di estate.
L’ultimo riesling è la versione Auslese del precedente vino. Frutto di uve parzialmente colpite da botrite, presenta un naso più “maturo” dove si possono cogliere le note di nocciola, mela cotogna e miele. Al palato è naturalmente denso, pieno, anche se non manca di eleganza e freschezza. Finale di grande persistenza dove tornano le note di frutta gialla matura, quasi in confettura. Da bere da qui all’eternità.
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