Non c'è due senza tre devono aver pensato Davide Bonucci e Marco Cum che per questa terza edizione di Sangiovese Purosangue hanno lasciato parzialmente Montalcino per dedicarsi alla ricerca dei vari terroir del sangiovese pursangue toscano, comprendendo il Chianti Classico, Montepulciano, Scansano e tante altre zone.
Girando tra i banchi non si poteva fare a meno di notare l'altissima qualità della proposta enologica che, tra l'altro, era declinata in millesimi più o meno recenti, fornendo all'appassionato vari punti di vista su come il sangiovese possa cavalcare il tempo.
Tante le etichette che ho degustato, non posso menzionarle tutte, però qualche segnalazione nel mio piccolo la vorrei fare.
NEW ENTRY
Chianti Classico 2010 - Istine: Angela Fronti è giovane e determinata e il suo vino, seppure nella seconda annata prodotta, promette bene. Fresco, fruttato e beverino e con un ottimo rapporto q/p: circa 10 euro in cantina. Notevole anche il suo rosato.
Angela Fronti di Istine |
Chianti Classico 2009 - L'Erta di Radda: Diego Finocchi, 31 anni, ci propone il suo primo Chianti prodotto composto da sangiovese (98%) e canaiolo (2%). Il risultato è un vino profondo, terroso, dal tannino ben espresso corroborato dalla giusta freschezza. Provata anche l'annata 2010, campione di botte, che risulta ancora graffiante.
LE GRANDI CONFERME
Pian del Ciampolo 2009 - Montevertine : non vi parlerò stavolta di quanto è buono il Pergole Torte o il Montevertine di Martino Manetti, quello che vi consiglio è il Pian del Ciampolo 2009 perchè a questo prezzo, circa 14 euro a scaffale, vi portate a casa un piccolo pezzo di Borgogna...
Martino Manetti |
Chianti Classico Il Poggio Riserva 1998 - Castello di Monsanto: porca miseria, ha 15 anni ma conserva un forza ed una intensità davvero strabilianti. Naso
affascinante, ferroso, terroso, sembra di entrare in una vecchia cava
abbandonata. Poi, col tempo, escono le note di fiori secchi e spezie
nere. Bocca tradizionale, imponente, morbidezze e durezze del vino sono
quasi perfettamente fuse per donare un sorso di grande eleganza e
persistenza. Della stessa azienda va sottolineato anche un ottimo Fabrizio Bianchi Sangiovese 1995, terziario al punto giusto.
Terre a Mano Carmignano 2008 - Fattoria di Bacchereto: vino di splendida eleganza fruttata, un grande prodotto di territorio che fa dell'espressività e dell'eleganza i suoi punti di forza. Bevibilità super!
Querciatonda 2007 - Le Casalte: un vino sincero che grida dannatamente il millesimo in cui è nato. E' un Montepulciano di quelli gagliardi fatto da una produttrice, Chiara Barioffi, intelligente e di grande sensibilità. Non potrete non amarlo.
Chiara Barioffi - Le Casalte |
Chianti Classico Antico Lamole Vigna Grospoli 2008 - Fattoria di Lamole: Paolo Socci ha una produzione di assoluto livello a partire dal sua "base" Castello di Lamole. Il Vigna Grospoli è un pò la mia passione, sa di Lamole e di fiori rossi a mille miglia di distanza. Seta al palato.
Chianti Classico 2009 - I Fabbri: per molti è stato il vino della serata, per me la conferma di come a Lamole, in quel fazzoletto di terra isolato dal mondo, si possano fare piccoli grandi vini. Il base di Susanna è freschissimo e semplicemente pericoloso per bevibilità. Il prezzo, poi, è davvero conveniente. Peccato non si trovi a Roma con facilità.
LE PUNTE DI DIAMANTE
Chianti Classico Caparsino Riserva 2009 - Caparsa: sono un fan di Paolo Cianferoni per cui potrei non essere oggettivo in quello che scriverò ma il Caparsino 2009, che Paolo ha presentato in anteprima assoluta, è davvero un grande vino, un Chianti Classico o, meglio, un Radda in Chianti Classico di grande intensità ed equilibrio. E' un vino meno scontroso e più immediato rispetto al passato. Anche in questo caso bevibilità super.
Chianti Classico Riserva 2009 - Val Delle Corti: Roberto Bianchi mi propone un vino che mi commuove per nobiltà e purezza. Ad oggi mi sembra perfetto in ogni sua dimensione, sarà che ho un debole per questo vignaiolo ma, ad oggi, questo è il MIO Chianti preferito.
Morellino di Scansano Vigna I Botri Riserva 1997 - I Botri di Ghiaccioforte; ok, non sarà stato il miglior vino della manifestazione, ok, le bottiglie di questa piccola azienda BIO di Scansano hanno una variabilità tale che Valentini sembra un industriale ma, e dico ma, se "beccate" la bottiglia giusta allora la sorpresa sarà più grande di ogni possibile delusione. Il Morellino che ho bevuto era stupefacente per integrità e nitidizezza, ancora lontano da una completa terziarizzazione, manteneva vividi i profumi fruttati e floreali che dopo 15 anni cominciano appena ad intraprendere un percorso più austero e "scuro".
Ovviamente ci sarebbero tanti altri vini da menzionare, ogni produttore selezionato per l'evento era di grande spessore ma, come si dice, nella vita bisogna fare delle scelte.
Concludo quest post sottolineando anche la grande qualità della proposta gastronomica della manifestazione. In particolare, se siete a Roma, vi consiglio di passare a trovare Francesco Loreti presso il box 25-26 del Mercato Rionale di Piazza Epiro. Durante Sangiovese Purosangue ci ha deliziato con i suoi grandi formaggi e queste sono le foto di quello che ci siamo mangiati!!!
Il box di Francesco Loreti! |